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CADENAZZOLe prostitute battono i pugni: "Nessuno ci vuole ascoltare!"

30.09.14 - 08:06
Il postribolo chiude e le lucciole dove andranno?
Le prostitute battono i pugni: "Nessuno ci vuole ascoltare!"
Il postribolo chiude e le lucciole dove andranno?

CADENAZZO - Oggi le luci rosse dell’Hollywood si spegneranno. Il film del noto postribolo sopracenerino sembra ora giunto ai titoli di coda ma le polemiche ardono sotto la cenere.

Le prostitute scrivono al sindaco - «Abbiamo tutte dei regolari permessi di lavoro rilasciati dalle autorità cantonali e molte di noi hanno già versato al Comune gli anticipi richiesti per le tassazioni”, questo è l’incipit della missiva inviata dalle lucciole al Municipio di Cadenazzo per avere lumi sulla loro sorte. “Veniamo da Paesi dove la vita non è facile. Molte di noi hanno dei figli. Per loro vorremmo un futuro diverso del nostro presente. Abbiamo dei sogni e dei progetti”. Le loro domande per il momento sembrano essere cadute nel vuoto.

Consiglieri, voci fuori dal coro? – Non tutti sono d’accordo con le decisioni dell’esecutivo. “Alla luce dell’atto parlamentare presentato da Greta Gysin, relatrice della nuova Legge sulla prostituzione (dunque una persona molto attenta all’argomento, ndr), abbiamo chiesto al Municipio quali misure abbia intrapreso onde evitare gli eventuali problemi in seguito alla chiusura dei postriboli di Cadenazzo”, scrivono i consiglieri comunali Antonella Bertolini e Corrado Mordasini. Le domande che si pongono sono precise, ficcanti, mirate. “Vorremmo sapere se, in un’ottica preventiva, non sarebbe opportuno attendere l’entrata in vigore della normativa che proibisce l’esercizio della prostituzione negli appartamenti. Il Municipio, inoltre, ha consultato le associazioni di aiuto alle prostitute per meglio capire l’implicazione della propria decisione? Per quale motivo il sindaco caldeggia una decisione che non è coerente con quanto da lui stesso dichiarato in un’ intervista pubblicata su La Regione del 26 marzo 2014?”. Domande che noi abbiamo girato al Municipio ma, per ora, non abbiamo ricevuto risposta.

Anche a Lugano ci si interroga – “Lugano... quo vadis”, non è il titolo di una saga biblica. Si tratta infatti dell’interrogazione di Sara Beretta Piccoli. “Il Municipio ha emanato le "direttive su prostituzione e attività analoghe in luoghi privati", con la volontà di ripristinare il controllo della prostituzione esercitata in appartamenti – scrive la pipidina -. Le misure prese in quest'ambito rischiano solo di spostare il fenomeno, o peggio, di spingerlo nella clandestinità”. 

Perplessità – In molti pensano che i municipi prendano decisioni su realtà che non conoscono e spostano fragili equilibri creando forse ulteriore problemi. Questo agire lascia perplessi? Forse sì, ma la certezza è che staserà sarà l’ultima notte dell’Hollywood. O forse no? È aperto da più di vent’anni. 

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