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LUGANOPer farti pubblicità c'è la mia auto, e anche il mio corpo

30.09.14 - 06:00
Una piattaforma per mettere a disposizione effetti personali o la pelle su cui marchiare un logo: in Ticino è nata Adbee, la nuova frontiera della pubblicità
Per farti pubblicità c'è la mia auto, e anche il mio corpo
Una piattaforma per mettere a disposizione effetti personali o la pelle su cui marchiare un logo: in Ticino è nata Adbee, la nuova frontiera della pubblicità

LUGANO - Non passerai inosservato: sarebbe un guaio se accadesse. Perché il gioco è “farsi notare”: e essere pagati per mettersi in mostra, con indosso loghi di aziende che cercano spazi alternativi per pubblicizzare la propria attività. Il retro del casco, la portiera dell’auto, la maglietta con cui andare in palestra o lo zaino da portare in classe; ma anche il nome della rete wireless domestica, la disponibilità a un flashmob in mezzo alla piazza o la spalla su cui disegnare un tatuaggio. L’idea di Reebok, che di recente in Svezia ha offerto una fornitura di abbigliamento sportivo a una donna che si è fatta tatuare il marchio su metà coscia, in realtà covava già da tempo qui a Lugano: nella testa di Stefan Christiani, 32 anni, ideatore di Abdee. Una piattaforma online dove ciascuno mette a disposizione oggetti personali o intenzioni, se desidera addirittura il proprio corpo, e attende chi voglia acquistare l’opportunità di stamparci sopra il proprio nome.

"Sarà una rivoluzione" - Una nuova idea di business che "aspira a rivoluzionare il mercato pubblicitario globale", dice Stefan: mettendo in comunicazione chi è disposto a scambi talora singolari. Stilizzata su un flyer di presentazione del progetto, Kelly è una studentessa universitaria dotata di automobile e bisognosa di quattrini; Davide è il gestore di una pizzeria ancora poco frequentata: l’incontro fra due storie personali e due esigenze sono l’esito più ovvio e conveniente per entrambi. Per questo è nata Abdee, che oltre agli altri due soci fondatori, Matteo Vanotti e Marco Cappelli, oggi raccoglie altre quattro persone. Sette ragazzi in tutto, operativi nella start-up di via Trevano, a Lugano, dove non si smette di mettere a punto idee. Avviato ormai un anno fa, il progetto si mette alla prova in questi giorni, con l’inaugurazione del sito adbee.com.

I primi annunci - “Speriamo in un futuro brillante. Se tutto va secondo i piani, diffonderemo i vantaggi di Adbee nel mondo”. Gli annunci raccolti sono già una settantina: una vespa “stilosa”, il casco di una moto, una Panda o una Chevrolet su cui applicare dei magneti, un orologio a muro in bella vista, lo spazio di una toilette in un locale pubblico, magliette, giubbotti, cappellini: niente di ancora troppo fantasioso, ma è solo questione di tempo. "Pensiamo alla carta igienica, o ai tatuaggi sulla pelle”.

Una "vecchia" idea - Consulente imprenditoriale che per quattro anni ha fatto base a Zurigo e girato il mondo, Stefan ha lasciato tutto quel che aveva per lanciarsi in questo suo progetto. "Appena si è presentata l’opportunità, ho colto la palla al balzo. Mi sono detto: o rischio ora o non lo faccio più». Ha convolto Matteo, compagno al Politecnico di Zurigo, e un amico di lui. “Il pensiero c’è sempre stato. Fin da bambino, ho sempre avuto idee di mercato. Magari passeggiavo con gli amici, d’improvviso la mia mente si metteva a fantasticare su come poter sfruttare degli oggetti a scopo di marketing». I risultati delle prime inchieste svolte fra le piccole e medie imprese, per valutare le potenzialità di successo di Adbee, sono stati l’ennesimo invito a non rinunciare. "Puntiamo a sfruttare il network dei singoli. Adbee rappresenta un incentivo per loro e anche per noi, che offriamo il servizio in cambio di una minima percentuale, il 3% della transazione. Ci occupiamo anche dell’analisi legale, per capire se la tipologia di spazi proposti è adatta. Per esempio, gli incarti alimentari possono prestarsi a patto che le scritte siano realizzate con sostanze non nocive. Per il balcone è necessario il nulla osta dell’amministratore del palazzo”. All’offerente l’opportunità di porre dei veti.

Il presente e il futuro - Mentre il sito incrementa il numero di iscritti, qualche scambio si completa. “Per esempio, in occasione di una sagra. Ma al momento il nostro focus è riempire il sito. Vogliamo che chi venga a vederlo possa trovare un’ampia offerta fra cui scegliere". Il Ticino, territorio disponibile? "È un banco di prova. Se dovesse funzionare potremmo pensare di allargarci, alla Svizzera ma anche in altri Paesi, come la Germania e l’Inghilterra". In cantiere, immancabile, anche un’app. 

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