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CANTONELa Regio Insubrica va avanti

29.09.14 - 13:13
La Regio Insubrica va avanti

VARESE - Si è riunita questa mattina a Villa Recalcati l’Assemblea 2014 della Regio Insubrica con all’Ordine del giorno la presentazione e approvazione della risoluzione di continuità della Regio stessa, alla luce dei cambiamenti istituzionali che vedono coinvolte le Province italiane.

I lavori, coordinati da Massimo Nobili, Presidente della Comunità di lavoro transfrontaliera, sono stati aperti dal Commissario straordinario della Provincia di Varese Dario Galli il quale ha sottolineato che «si sta attraversando un momento istituzionale complicato in Italia, all’interno del quale si rende necessario definire la continuità della Regio. E’ indiscutibile che lo svuotamento politico ed economico delle Province, attualmente in atto, pone l’interrogativo sul futuro della Regio a quasi 20 anni dalla sua fondazione. Occorre anche prendere atto che negli ultimi anni questo organismo ha ritrovato slancio progettuale e operativo, ha ridefinito una serie di obiettivi e svolto un ruolo importante su tematiche e questioni di rilevante interesse per i territorio di confine. Alla luce di questo è auspicabile che la Regio continui a lavorare sui rapporti tra il Canton Ticino e i territori italiani».

 

Oggi forse il dibattito non è sulla necessità della Regio, che resta assodata, ma sui compiti, sugli obiettivi e sul continuare ad essere un referente autorevole dei rapporti tra Svizzera e Italia».

A esporre il testo e le ragioni della mozione, poi votata all’unanimità dall’assemblea, è stato il Segretario Giampiero Gianella: «Abbiamo intitolato il documento “Regio Insubrica domani” poiché siamo chiamati a ragionare su come evolverà questa Comunità di lavoro e quali dovranno essere le linee di indirizzo operativo del prossimo Comitato Direttivo. Crediamo infatti che in futuro la Regio dovrà essere ancora più attenta alle comunità locali e dovrà essere con ancor più convinzione intermediario e al contempo collante tra queste. Nel prossimo futuro quindi la Regio dovrà continuare a veicolare progettualità».

 

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