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Caos dei biglietti alla Sagra dell’uva L’affluenza non ha risentito del rincaro. Ma chi aveva diritto alla riduzione di tre franchi?
MENDRISIO - Con oltre 20000 ingressi, la 58esima edizione della Sagra dell’uva di Mendrisio ha riscontrato il solito successo. «Siamo in linea con gli scorsi anni – afferma Antonio Fontana, presidente del comitato organizzativo – e non abbiamo ancora i dati della prevendita nella stazioni FFS». I numerosi partecipanti non si sono dunque lasciati intimorire dal marcato aumento del costo per il biglietto (da tre a otto franchi), che quest’anno andava acquistato in prevendita e comprendeva il trasporto pubblico. I residenti in zona che compravano il biglietto sul posto avrebbero invece dovuto poter usufruire di un buono del valore di tre franchi da utilizzare all’interno della sagra.
Ma qualcosa non ha funzionato e le lamentele non sono mancate, sia da chi ha raggiunto Mendrisio con un mezzo proprio sia chi è arrivato a piedi dai quartieri della città. «È una questione che dobbiamo ancora esaminare, per capire cosa sia successo» ci dice Fontana. «In ogni caso, chi arrivava a Mendrisio in auto parcheggiava nell’area di San Martino e arrivava alla sagra con la navetta, quindi non aveva diritto al buono». Il sistema comunque andrà perfezionato. «Con l’intenzione di evitare discriminazioni abbiamo dovuto affrontare delle complicazioni» conclude.
