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CANTONEExpo 2015, "Una sconfitta che fa male"

28.09.14 - 18:22
La delusione del presidente del PLRT, Rocco Cattaneo: "Lega, che alternativa proponi per il benessere di questo Cantone?"
Foto d'archivio (Tipress)
Expo 2015, "Una sconfitta che fa male"
La delusione del presidente del PLRT, Rocco Cattaneo: "Lega, che alternativa proponi per il benessere di questo Cantone?"

BELLINZONA - Scuola ed Expo. Due temi cantonali che hanno riservato qualche sorpresa e spunto di riflessione. Il presidente del PLRT, Rocco Cattaneo, non nasconde la sua delusione per la sconfitta incassata oggi sul fronte dell'Expo 2015, mentre ritiene necessaria, per quanto riguarda la scuola dell'obbligo, una riforma che si concentri soprattutto sulle Medie e che parta da un miglioramento qualitativo dell'insegnamento.

“Andare ad aiutare laddove ce n’è bisogno” - Il presidente del PLRT si esprime dapprima sull'iniziativa popolare lanciata dai socialisti e dai sindacati  denominata “Rafforziamo la scuola media – Per il futuro dei nostri giovani”, bocciata dal popolo andato alle urne con il 51,39% di voti contrari. “Sulla scuola si sta già facendo molto e la maggioranza, seppur risicata, l'ha capito - ha esordito Cattaneo - Il nostro concetto di politica liberale consiste nell’andare ad aiutare laddove ce n’è bisogno. La nostra scuola media deve essere riformata e migliorata. Questa necessità è confermata anche dalle graduatorie “Pisa”, che ci relegano alle ultime posizioni. Un parametro da prendere con cautela, ma che, in tutti i casi, non deve essere sottovalutato”.

“La scuola ha bisogno di essere riformata” – “La scuola deve essere riformata, a partire dalla scuola media. Deve essere migliorata la qualità dell'insegnamento, tema questo su cui stiamo lavorando. La scuola rappresenterà uno dei cinque progetti che tratteremo nel congresso PLR di inizio novembre”, anticipa il presidente liberale radicale. A Cattaneo facciamo presente che, per poter migliorare la qualità dell’insegnamento, ci vogliono più fondi, più investimenti. Come fare in un periodo di casse cantonali in rosso?  “Noi liberali preferiamo, prima di investire, vedere se ci sono i presupposti per migliorare l’efficienza con le risorse a disposizione. Quando c’è da investire, noi non ci siamo mai tirati indietro. Attenzione, noi parliamo di investimenti, non di finanziamenti a pioggia, come vorrebbero i socialisti. Fondamentale, ripeto, è la capacità di verificare, con  le risorse attuali, come sono impiegati i fondi e l’efficacia nel loro utilizzo”.

No a Expo: “mea culpa di Cattaneo” – Rocco Cattaneo affronta il tasto dolente, Expo 2015. Molto più chiaro e netto il risultato rispetto all’oggetto sulla scuola: il credito è stato bocciato con 60.389 “No”. I favorevoli si sono fermati al 45,49%, con 50.397 voti. “Purtroppo ha vinto il pessimismo – dice uno sconsolato Cattaneo - Come cittadino, imprenditore e politico, il risultato mi fa male.  La classe politica ticinese non è riuscita a far comprendere fino in fondo il significato di questo evento universale, che si terrà neppure tra un anno a Milano.

“Il Governo ha sbagliato” - "Il Governo questo progetto l'ha impostato male: ha lasciato troppo spazio alle correnti negative, che hanno portato a questo risultato”.

“Se noi ticinesi fossimo andati tutti a Milano avremmo votato diversamente” - “Settimana scorsa sono stato a Milano – racconta Cattaneo - ho trascorso nel capoluogo lombardo una giornata intera, durante la quale ho visitato gli ultimi quartieri realizzati attorno alla stazione ferroviaria  di Porta Garibaldi.  E’ incredibile il dinamismo che ho potuto osservare.  Invito tutti i ticinesi ad andare a visitare Milano per rendersi conto degli ultimi progetti realizzati e il fervore che c’è attorno a Expo. Se forse l’avessimo potuto fare tutti, avremmo votato in un altro modo”.

“I privati a tenere alta la bandiera del Cantone” - “Saranno i privati a cercare di tenere alta la bandiera del Ticino. Questa è, in ogni caso, una reazione positiva a questo pessimismo che, purtroppo, sta frenando lo sviluppo di questo Cantone. Ripeto, la colpa è nostra, di noi politici che non siamo riusciti a contrastare questa opposizione. E’ un’esposizione che ci permette di presentarci non soltanto a Milano, ma davanti al mondo intero”. 

Il rigetto da parte dei ticinesi di tutto ciò che arriva dall’Italia - In Ticino c’è una sorta di rigetto da parte del popolo di tutto ciò che arriva dall’Italia. Un sentimento ostile, che, per quanto riguarda l’Expo, è stato alimentato anche dalle ultime inchieste giudiziarie milanesi: “Di inchieste giudiziarie ce ne sono tante anche in Ticino. Se partiamo da questo presupposto, come metodo di giudizio, per giudicare il bene e il male in una nazione, dovremmo allora guardare prima in casa nostra. I soldi degli italiani, quando venivano su a sacchi di lire negli anni ’70 e ’80, andavano bene, vero? Allora ci chiedevamo da dove arrivava tutto questo denaro?  Ci chiedevamo di chi era”.

La tour Eiffel - Rocco Cattaneo fa, infine, un riferimento storico, che riporta all’era del positivismo. Epoca che ha caratterizzato la seconda metà dell’800 e che ha dato una spinta gigantesca allo sviluppo della tecnica e del progresso tecnologico nel mondo moderno:  “Non dimentichiamoci che grazie all’esposizione universale di Parigi è stata costruita la Tour Eiffel. E noi oggi abbiamo paura a proiettarci in un progetto che sta prendendo forma a 50 chilometri di distanza dal Ticino. E’ un pessimismo che mi rattrista.”

“Che alternativa propone la Lega?” - A Rocco Cattaneo facciamo osservare che questo voto potrebbe essere anche interpretato come un segnale di malessere, di protesta da parte degli elettori ticinesi: “Protestiamo, sì. Ma la Lega che alternativa propone per portare sviluppo a questo Cantone?”.

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