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CANTONEComuni, giusto accorparli?

28.09.14 - 22:44
L’Associazione Ticinese per l’Autonomia dei Comuni ha scritto al Tribunale Federale Svizzero
Comuni, giusto accorparli?
L’Associazione Ticinese per l’Autonomia dei Comuni ha scritto al Tribunale Federale Svizzero

BELLINZONA - L’Associazione Ticinese per l’Autonomia dei Comuni ha scritto al Tribunale Federale Svizzero, sottolineando di essere a conoscenza che "alcuni ricorsi riguardo le scelte coatte inoltrate da Comuni ticinesi sono pendenti".

L'associazione tiene quindi a "sottolineare come, in più sentenze del Tribunale Federale, siano state avallate le scelte coatte del Gran Consiglio adducendo motivazioni di ordine finanziario. In particolare il Tribunale Federale ha più volte decretato l’aggregazione coatta di piccoli Comuni che al pari di tanti altri Comuni svizzeri erano confrontati con situazioni finanziarie difficili".

"Ora, misconoscendo il valore della solidarietà comunale, che è una delle basi del federalismo - continua il comunicato - l’Alto Tribunale ha seguito le indicazioni presentate dal Canton Ticino, ottenute in seguito a degli studi (unilaterali) che si sono rivelati errati, evidenziando l’importanza del risanamento finanziario e del rilancio economico. Se è vero che la Legge sulle aggregazioni favorisce le aggregazioni comunali (e permette in base al conseguente apprezzamento “nell’interesse del Cantone” le fusioni coatte) sulla spinta di motivazioni finanziarie, è altresì vero che, alla prova dei fatti, le previsioni economiche cantonali si sono rivelate fallimentari e prive di spessore scientifico e perciò poco credibili, al di là della crisi contingente che attraversa l’Europa".

L'associazione porta come esempio i debiti accumulati dai comuni aggregati di Lugano - "un miliardo" - e Mendrisio che "dovevano essere le forze trainanti del Cantone. Entrambi questi Comuni, in particolare Lugano ritenuto dal Cantone modello delle aggregazioni, si trovano ora nelle condizioni di non poter “conseguire una funzionalità amministrativa e una gestione finanziaria autonoma, basate su criteri di razionalità ed economicità nella spesa pubblica” come invece vorrebbe la legge cantonale. Non vogliamo soffermarci sulla situazione degli altri Comuni aggregati nei quali i debiti pro-capite non sono affatto migliorati e, dove lo sono, è stato unicamente grazie ai generosi contributi versati dal Cantone".

"In conclusione, l’Alto Tribunale nella disanima giuridica che svolge nell’evasione dei ricorsi, è invitato a soppesare attentamente gli studi cantonali. Il Tribunale Federale si assume una grande responsabilità se continuerà ad avallare aggregazioni comunali sulla base di dati e valutazioni evidentemente manipolabili o dissimulabili forniti dal Cantone come ha fatto in ripetute sentenze riguardanti questa materia".

"Le decisioni giuridiche delicate come queste - conclude l'Associazione - riguardanti lo scioglimento di Comuni contro la loro volontà e sulla base di apprezzamenti esterni addirittura falsati e smentiti nella realtà, hanno una valenza politica, riguardano enti che operano nel Cantone, e devono, a lume del buon senso, essere esaminate e giudicate da persone esterne al Cantone in quanto, pur con tutto il rispetto che si deve ai giudici, è ovvio che il giudice che proviene dal Cantone rimane influenzato (e nel nostro caso fortemente) e perciò non è in grado di giudicare con il dovuto e auspicato distacco. Il Tribunale Federale di Losanna rimane un’istanza unica e altamente simbolica per la Svizzera, in esso appare chiaro come la giustizia sia opera dell’uomo".

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