SVIZZERAVotazioni: partecipazione nella media

BERNA - Non hanno mobilitato folle oceaniche le due iniziative in votazione oggi su scala federale. Con un tasso di votanti di poco superiore al 46%, la partecipazione si è iscritta nella media nazionale. Si è così interrotta la serie di oggetti che hanno portato alle urne una percentuale di cittadini superiore alla norma: salario minimo, pedofilia, Gripen, medicina di famiglia.

Come al solito sono stati gli sciaffusani, per i quali votare è obbligatorio, a partecipare in maniera maggiore: il 68% di loro si è espresso sui temi in votazione. Staccati i ginevrini, secondi classificati, con un tasso del 57%.

Situazione diametralmente opposta a Glarona, che ottiene la palma di cantone con il tasso più basso di votanti: un cittadino su tre. Poco migliore la situazione a Uri (38%) e nei Grigioni (40%). Da notare che la percentuale di votanti più alta (79%) è stata raggiunta il 6 dicembre del 1992 con la votazione sull'entrata della Svizzera nello Spazio economico europeo.

Infine, dodici cantoni hanno offerto oggi la possibilità di votare elettronicamente. Dei circa 170'000 aventi diritto che avrebbero potuto esprimersi via Internet, 25'886 si sono avvalsi di questa possibilità, indica oggi la Cancelleria federale. In questi cantoni, fino al 65,27% dei votanti si è servito del nuovo canale di voto, aggiungono le autorità, secondo cui questa cifra conferma l'evoluzione positiva riscontrata negli ultimi scrutini.

ats