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HCLAttacco atomico e difesa distratta; Lugano per la gloria devi ancora sgobbare parecchio

28.09.14 - 08:58
Belli, frizzanti, convincenti ma anche, a volte, sbadati, i bianconeri possono sognare in grande. A patto che migliorino ancora nelle prossime settimane
Ti-Press/Gabriele Putzu
Attacco atomico e difesa distratta; Lugano per la gloria devi ancora sgobbare parecchio
Belli, frizzanti, convincenti ma anche, a volte, sbadati, i bianconeri possono sognare in grande. A patto che migliorino ancora nelle prossime settimane
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LUGANO – Bello, frizzante, convincente, a volte anche sbadato e distratto, il primo Lugano di questa stagione sta raccogliendo consensi e grandi applausi. Soprattutto... sta divertendo. Da quanto tempo i tifosi bianconeri non lasciavano la Resega – purtoppo mai troppo colma, a dire il vero – con la pancia tanto piena?

I ticinesi sono scattati dai blocchi di partenza, allo sparo dello starter, alla massima velocità, lasciandosi alle spalle squadre sulla carta più competitive e tenendo il passo di Davos e Zurigo, le migliori di questa primissma parte di campionato.

Le gioie luganesi nascono dalla grintosa e determinata campagna acquisti voluta da Patrick Fischer, che ha rischiato molto allestendo una squadra “sbilanciata” ma a tratti devastante. Il coach bianconero ha puntato forte sugli stranieri d'attacco e sui muscoli svizzeri in difesa e, fino a questo punto è stato premiato. Le pecche di un gruppo che ancora ha ampi margini di miglioramento sono infatti state mascherate dal buon rendimento di Klasen e da quello fenomenale di Pettersson.

I tredici gol realizzati negli ultimi 120' sono la prova della capacità e della pericolosità dei ticinesi, ai quali nessun avversario potrà concedere spazi o iniziative. Un altro fatto è tuttavia divenuto lampante dopo le ultime due contese: la concentrazione (sull'arco di una partita intera) non è ancora un punto di forza per questo Lugano. Sia a Friborgo che con il Bienne, prendendo in considerazione solo le ultime due uscite, McLean e soci hanno infatti alternato periodi fenomenali ad altri poco concreti. Hanno alternato grande intensità a “buchi”, singoli o di gruppo, preoccupanti. Non si spiegherebbero altrimenti le sette reti incassate. Finché si è trattato di Dragoni e Seeländer – non certo i rivali più temibili in questo scorcio di campionato - i bianconeri hanno controllato senza affanno. Quando toccherà a qualche big potrebbe però essere un problema rimanere in linea di galleggiamento.

Alla Resega, insomma, hanno ancora parecchio da lavorare per assicurarsi una stagione ricca di soddisfazioni. Certo è che sbattersi, quando la classifica è tanto bella e il pubblico ti applaude, è molto, molto meno pesante...

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