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ITALIAEsplosione vulcanelli, recuperato corpo di uno dei bambini

27.09.14 - 19:21
Nella tragedia è morta anche la sorellina di sette anni
Archivio Keystone
Esplosione vulcanelli, recuperato corpo di uno dei bambini
Nella tragedia è morta anche la sorellina di sette anni

AGRIGENTO - Quella porzione di terra desolata, dove il fango ribolliva con un lento e rassicurante borbottio, oggi ha ingoiato le vite di Laura e di Carmelo Raimondo, due fratellini di 7 e 9 anni, andati in gita con il padre Rosario Mulone, che si è salvato dall'esplosione delle Maccalube, nell'omonima riserva naturale di Aragona, nell'Agrigentino.

Era circa mezzogiorno quando un pezzo di terra, grande quanto un campo di calcio, si è "ribaltato", come suggerisce il nome stesso del luogo: il termine Macalube (o Maccalube), che deriva dall'arabo Maqlùb, significa letteralmente "ribaltamento". La terra ha tremato, una colonna di fango, secondo alcuni testimoni alta 40 metri, si è sollevata prima di ricadere, seppellendo i due bimbi e trascinando con sé anche il padre, un carabiniere di 46 anni che vive ad Aragona con la moglie Giovanna Lucchese e lavora nella stazione dell'Arma a Joppolo Giancaxio.

Il padre e i due bambini erano lì perché Carmelo aveva una passione per le Maccalube, forse per tutte quelle leggende che nel suo paese si tramandano da generazioni: storie di maghi che accendono i fornelli sotto la terra e di tanto in tanto rapiscono qualche visitatore. I tre si trovavano proprio in quella porzione maledetta di terra. Poco distante c'erano due coppie di turisti. Improvvisamente è avvenuta l'esplosione. Rosario Mulone era accanto alla bimba, mentre il maschietto era quattro o cinque metri indietro. Hanno tentato la fuga, ma la pioggia di fango si è abbattuta su di loro.

Quando i soccorritori sono arrivati, Rosario era sepolto fino al petto. Lo hanno tirato fuori i pompieri e gli uomini della Protezione civile. L'uomo gridava senza sosta e chiedeva notizie dei figli. Laura l'ha individuata Nio Centuripe, il pastore tedesco del Nucleo operativo cinofilo di Aragona, guidato da Raimondo Collura. La bimba era sotto uno strato di fango di mezzo metro, già senza vita. Il corpo del fratellino è stato trovato soltanto poco prima delle 19, quando le fotoelettriche dei soccorritori erano già accese su quella che prima era una depressione del terreno e ora è diventata una collina. Le speranze di trovarlo in vita erano svanite da un pezzo. Anche i genitori, rimasti sull'ambulanza per ore, intorno alle 17 sono stati accompagnati in ospedale, dove era stato portato il cadavere di Laura e dove i sanitari li hanno sottoposti a controlli medici. La madre Giovanna non riesce a capacitarsi: aveva insistito affinché i suoi figli rimanessero a casa, perché c'era vento; ma oggi, le avrebbe detto il piccolo, c'è anche il sole. E poi lunedì Carmelo avrebbe compiuto 9 anni. La gita di stamani doveva essere l'inizio dei festeggiamenti e invece si è trasformata in tragedia.

Intanto, sulla riserva istituita nel '95 e gestita da Legambiente, si abbattono le polemiche, mentre la procura di Agrigento ha aperto un'inchiesta, affidata al Pm Carlo Cinque. Tra il 2002 e il 2008, le maccalube sono state al centro di un fenomeno che ha prodotto profonde fenditure nel terreno e la formazione di una vasta collina a seguito di forti esplosioni.

Si poteva prevedere quanto accaduto oggi? Il prefetto di Agrigento, Nicola Diomede, spiega che lo scorso agosto la riserva è rimasta chiusa a causa di fenomeni che avrebbero potuto provocare il ribaltamento; successivamente, cessato il pericolo, è stata riaperta al pubblico. Adesso il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, ne ha ordinato la chiusura.

"Non avevamo registrato un preallarme di alcun tipo, mezz'ora prima i nostri operatori erano sulla collina dei vulcanelli e tutto era normale. All'improvviso è accaduta la tragedia", dice Mimmo Fontana, presidente regionale di Legambiente, e direttore della riserva, che sottolinea lo scarso interesse della Regione e scarsità dei fondi.

"Per quanto riguarda le centraline di monitoraggio, la Regione ogni anno stanzia dei soldi per le riserve, Legambiente ne gestisce sei e se le riteneva necessarie poteva comprarle", replica il dirigente generale del dipartimento Territorio della Regione, Gaetano Gullo. A tarda sera, quando i vigili del fuoco smontano le fotoelettriche e tutti i mezzi vanno via in colonna, nella campagna non si sente più alcun rumore. Anche il borbottio della terra si è fermato per l'ultimo saluto a Laura e a Carmelo. Il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha espresso "commozione profonda" mentre il comandante Generale dell'Arma, Leonardo Gallitelli è andato ad Aragona per dare il conforto dell'Arma alla famiglia.

ats ans

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