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L'OSPITELa cassa unica statale: una soluzione solo apparente

27.09.14 - 18:08
Per il comitato interpartitico giovanile ticinese contro la cassa unica: Matthias Bizzarro (Presidente Giovani liberali radicali), Alain Bühler (Presidente Giovani UDC) e Gianluca Padlina (Presidente Generazione Giovani)
Ti-Press/Carlo Reguzzi
La cassa unica statale: una soluzione solo apparente
Per il comitato interpartitico giovanile ticinese contro la cassa unica: Matthias Bizzarro (Presidente Giovani liberali radicali), Alain Bühler (Presidente Giovani UDC) e Gianluca Padlina (Presidente Generazione Giovani)

L’iniziativa “per una cassa malati pubblica” è una soluzione solo apparente. Infatti, su 100 franchi di premio, 95 servono a coprire le spese medico-sanitarie, mentre solo 5 sono spesi per i costi amministrativi. Basta guardare le assicurazioni sociali gestite dallo stato per capire che una cassa malati pubblica non avrebbe minori costi amministrativi, ma semmai maggiori. Inoltre, in nessun modo influenzerebbe l’evoluzione dei costi della salute, e quindi non permetterebbe di diminuire i premi. Senza mettere mano alle prestazioni mediche non è infatti possibile contenere l’aumento dei premi. Peraltro, la sola riorganizzazione voluta verso una cassa unica con agenzie cantonali o intercantonali (oggi le 14 maggiori casse malati gestiscono il 95 per cento della popolazione) durerebbe 10-15 anni e ci costerebbe 2 miliardi di franchi! Per una famiglia di quattro persone si tratta di un costo di circa mille franchi.

Il prezzo da pagare sarebbe troppo alto: riduzione della libertà di scelta, mancanza di incentivi per un comportamento attento ai costi, diminuzione della responsabilità individuale e probabile razionamento statale delle prestazioni.

Con una cassa unica perderemmo molte libertà, perché per diminuire i costi occorre standardizzare e ridurre la scelta, come accade in Italia, Francia o Inghilterra. Inoltre, uno Stato responsabile anche dell’assicurazione malattia concentra su di sé troppo potere: ciò è pericoloso.

Le giovani generazioni subiranno un aumento di premi, visto che i modelli alternativi di assicurazione nonché le franchigie opzionali sparirebbero causando un ingente rincaro per molti assicurati. Questo perché l’iniziativa vuole l’introduzione di un premio unico per cantone (“einheitliche Prämie”). Una buona parte degli assicurati dovrebbe pagare premi più alti senza beneficiare di una migliore copertura assicurativa.

Quanto alla caccia ai buoni rischi, non possiamo che essere d’accordo che ciò abbia rappresentato a lungo un problema nel nostro sistema. Tuttavia, questo problema è risolto, visto che nella sessione primaverile di quest’anno il Parlamento ha deciso un affinamento della compensazione dei rischi, che entrerà in vigore il 1° gennaio 2015. Ciò consente di non far subire svantaggi alle casse malati che assicurano per esempio i malati cronici. Questa è la dimostrazione che non c’è bisogno di una rivoluzione per risolvere i difetti del sistema attuale. La nostra raccomandazione è quella di continuare a migliorare il nostro sistema con delle correzioni puntuali, senza però rivoluzionarlo abbagliati da un’iniziativa del tutto illusoria, che in alcun modo sarà in grado di contenere i costi della salute e che apre le porte a una medicina a due velocità! Il 28 settembre noi voteremo NO alla cassa malati unica!

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