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CANTONELepori: "Il caso Eoc è uno dei tanti, ci guadagna anche l'Ente ospedaliero"

27.09.14 - 11:39
Circa il quaranta per cento finisce nelle casse dell’Ente secondo lo specialista in medicina generale
Ti-Press / Samuel Golay
Lepori: "Il caso Eoc è uno dei tanti, ci guadagna anche l'Ente ospedaliero"
Circa il quaranta per cento finisce nelle casse dell’Ente secondo lo specialista in medicina generale

BELLINZONA – A testa alta il dottor Valentino Lepori, specialista in medicina generale, parla del mondo ospedaliero ticinese: “Nel nostro ambiente è il classico segreto di Pulcinella. Non dico che tutti i primari e i viceprimari fanno quello che ha fatto il viceprimario di chirurgia della Carità, ma la pratica di fatturare prestazioni non eseguite è probabilmente diffusa”, ha spiegato a LaRegioneTicino.

Il 49enne - dipendente lui stesso dell’ente in diversi periodi con diversi ruoli - sostiene che sia una pratica vergognosa, ma diffusa: “Con la quale guadagna non solo il primario o il viceprimario, liberi professionisti legati all’Eoc da contratti particolari, ma anche l’Ente ospedaliero cantonale. Il medico non incassa la totalità di quanto fattura, per prestazioni effettuate e non effettuate, a pazienti degenti che pagano di tasca propria o che hanno un’assicurazione privata. Circa il quaranta per cento finisce nelle casse dell’Ente”.

Lepori si spiega così l’imbarazzo con cui i vertici dell’Eoc hanno trattato il caso del viceprimario di chirurgia dell’ospedale di Locarno: “Ci sono voluti nove mesi prima che la storia venisse fuori. E soltanto attraverso le rivelazioni di un giornale: ‘Il Caffè’”.

Lo specialista ha così spiegato che “i danneggiati sono i pazienti che vengono in Svizzera a farsi curare senza alcuna copertura assicurativa: queste persone che risiedono all’estero sono i cosiddetti ‘autopaganti’, che sborsano denaro per prestazioni che in realtà non hanno ricevuto. Ed è ciò che sarebbe avvenuto alla Carità dove il viceprimario ha fatturato operazioni chirurgiche alle quali non ha mai partecipato. Danneggiati sono pure quei pazienti con assicurazione privata che apprendono delle mancate visite quotidiane del primario e del vice solo alla ricezione della fattura”.

Anche le assicurazioni non si sono mosse sapendo di queste abitudini. “Secondo me non ci perdono – spiega il medico - potendo agire sui premi. Di certo guadagnano il medico che fattura indebitamente e l’Eoc. Intendiamoci, ciò che l’Ente incassa con questo sistema è una minima parte del totale delle fatturazioni annue, tuttavia anche questa minima parte contribuisce, in maniera comunque assai discutibile, a ridurre i costi dell’Eoc”.

La replica del direttore dell’Ente ospedaliero cantonale Giorgio Pellanda è secca: “O ha le prove o ci sta diffamando, cosa che non fa bene né all’Ente né ai medici”. Lepori ha sostenuto di averlo visto accadere spesso, ed è successo anche a un suo parente.

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