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OBVALDO600esimo anniversario della nascita di Nicolao della Flüe, Obvaldo si prepara

23.09.14 - 15:05
600esimo anniversario della nascita di Nicolao della Flüe, Obvaldo si prepara
SACHSELN - Grandi preparativi in vista nel canton Obvaldo in vista del 600esimo anniversario della nascita di Nicolao della Flüe, nel 2017. Sono previsti, oltre ai festeggiamenti, una mostra itinerante, teatri e conferenze. L'obiettivo è di ancorare vita e opere del santo patrono della Svizzera nella coscienza collettiva della popolazione, ha indicato oggi in una nota la società organizzatrice, formata da rappresentanti del Cantone e della Chiesa obvaldese.

Un primo progetto intitolato "MEHR zu Niklaus von Flüe" (Di più su Nicolao della Flüe) sarà realizzato già dall'anno prossimo: classi delle scuole e associazioni locali faranno da guida per due anni, gratis, ai visitatori del Museum Bruder Klaus di Sachseln (OW) e di Flüeli-Ranft, frazione di quest'ultimo comune, dove Nicolao nacque il 21 marzo 1417, lavorò e visse poi da eremita fino alla morte nel 1487.

Un altro progetto centrale delle commemorazioni sarà dal 2016 una mostra itinerante, che sarà visibile in diverse località della Svizzera. Nei luoghi dove farà tappa sono anche previste recitazioni teatrali, conferenze e altre occasioni di incontro. A fine aprile 2017 è in programma una festa popolare, a fine settembre - il santo è festeggiato in Svizzera il 25 - giornate di commemorazione.

L'associazione organizzatrice spera in altre iniziative da parte di terzi: istituzioni vicine alla Chiesa, culturali e turistiche. Già previste sono la pubblicazione di un'opera commemorativa e di un libro per la gioventù, come pure e una messa in scena teatrale di Nicolao della Flüe.

Il futuro santo dedicò i primi 50 anni della sua vita all'agricoltura e ai suoi dieci figli, ma fu anche membro del Consiglio e del tribunale di Obvaldo. Nell'autunno 1467 si congedò dalla famiglia e costruì nella gola di Ranft, a poche centinaia di metri da casa sua, una capanna che divenne la sua residenza di eremita e dove visse poi per venti anni in meditazione e penitenza.

"La notizia che Nicolao viveva senza nutrirsi si diffuse in fretta, attirando i curiosi e allarmando le autorità laiche ed ecclesiastiche", almeno in un primo tempo, si legge nel "Dizionario storico della Svizzera", secondo il quale "la sua influenza politica divenne importante dopo la decisione di seguire definitivamente la voce interiore, da lui interpretata come una chiamata divina".

Secondo il "Dizionario", "è ormai comprovata l'opera di mediazione svolta da Nicolao, pur senza essere presente di persona, nella conclusione della convenzione di Stans" del 1481, che pose fine alla crisi confederale degli anni 1477-81.

Le più note raccomandazioni ai confederati attribuite all'eremita sul piano politico - "non allargate troppo i confini" e "non immischiatevi nelle beghe altrui" - sono tuttora citate nelle controversie dei partiti elvetici riguardo alla neutralità e alla politica estera della Svizzera.

Ats

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