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CANTONEEOC, quelle discrepanze che suscitano perplessità

23.09.14 - 09:54
Sul proscioglimento del vertice dell’EOC sulla mancata segnalazione alla magistratura gli interrogativi sollevati dai direttori de LaRegione e del CdT
Foto d'archivio (Tipress)
EOC, quelle discrepanze che suscitano perplessità
Sul proscioglimento del vertice dell’EOC sulla mancata segnalazione alla magistratura gli interrogativi sollevati dai direttori de LaRegione e del CdT

BELLINZONA - All'indomani della decisione del Ministero pubblico ticinese di prosciogliere il vertice dell'EOC dell'accusa di favoreggiamento sul caso delle false fatturazioni a La Carità restano molti interrogativi.

Lo scetticismo sulla vicenda giudiziaria, finita con il decreto di abbandono nei confronti del consiglio di amministrazione dell'EOC, è espresso dai direttori de LaRegione e del Corriere del Ticino, che oggi hanno pubblicato la loro opinione sui giornali.

Il direttore de LaRegioneTicino, Matteo Caratti, non manca di osservare l'anomalia di un comunicatore come il Direttore del Dipartimento Sanità e Socialità, Paolo Beltraminelli, che ad inizio conferenza stampa ha precisato subito che non avrebbe voluto rilasciare interviste.

Viva perplessità sul caso è evidenziata sia da Fabio Pontiggia sia da Matteo Caratti: "La perplessità è data - si legge sul Cdt - da una discrepanza: da un lato, il pg (John Noseda, titolare del filone d'inchiesta sull'EOC) scrive che la scelta del Consiglio di amministrazione dell'EOC (di cui il ministro Paolo Beltraminelli e i due deputati fanno parte) di non denunciare l'accaduto al Ministero non era stata scartata, ma tenuta in sospeso in attesa delle necessarie verifiche contabili; dall'altro lato, il consiglio di amministrazione stesso aveva invece comunicato ufficialmente l'11 settembre scorso non di aver sospeso la segnalazione, ma di aver deciso proprio di non segnalare nulla al Ministero pubblico, dopo aver fatto tutte le verifiche". "Due versioni palesemente discordanti" ha osservato Pontiggia. Matteo Caratti, invece, parla di sofismo che schiva l'oliva, sostenendo di aver l'impressione che, per non far scoppiare uno scandalo politico al Ministero pubblico ci sia chi è pronto a far salti mortali senza rete.

Gli interrogativi restano. A chiedere le dimissioni del ministro Beltraminelli ci sono i Verdi. Gli altri lodano la velocità della giustizia a far chiarezza su questo filone che vedeva coinvolto l'EOC, scagionato velocemente dall'accusa di favoreggiamento.

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