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ZURIGO"Tra un po’ ci saranno più registi che spettatori"

23.09.14 - 09:14
Il partito ultra-liberale "Up!" chiede l’abolizione dei finanziamenti statali alla cultura. Plaude l'UDC. Ma gli altri dissentono
Foto d'archivio (Tipress)
"Tra un po’ ci saranno più registi che spettatori"
Il partito ultra-liberale "Up!" chiede l’abolizione dei finanziamenti statali alla cultura. Plaude l'UDC. Ma gli altri dissentono

ZURIGO - Lo scorso fine settimana a Losanna il musicista friburghese Franz Treichler ha vinto 100mila franchi al concorso Grand Prix Musik. Una cifra che rappresenta soltanto una minima parte del budget a disposizione dall'Ufficio federale per la cultura. Il Consigliere federale Alain Berset ha intenzione di mettere a disposizione per la cultura 895 milioni di franchi per il triennio 2016-2019, 112 in più rispetto al periodo precedente.

Il partito autonomista “Up!” questi finanziamenti li abolirebbe completamente. Il piccolo partito d'ispirazione liberale fondato lo scorso primo giugno chiede allo Stato di disimpegnarsi completamente per quanto riguarda la cultura. Il co-presidente Simon Scherrer giudica il sistema odierno di finanziamento assurdo: "Lo Stato finanzia la cultura con i soldi dei cittadini. Sarebbe molto più utile che la gente spendesse direttamente i propri soldi per le offerte culturali di cui sono interessati", ha affermato a 20min.ch.

Soltanto in questo modo, secondo Scherrer, si promuoverebbe la cultura corrispondente ai gusti dei cittadini. Inoltre gli artisti sarebbero molto più stimolati e darebbero il meglio di sé, se dipendessero dai finanziamenti privati. "Se gli artisti vengono sussidiati in tutti i casi, la motivazione potrebbe venir meno. La tentazione di fare la vita comoda è grande".

Considerazioni condivise dal consigliere nazionale UDC Christoph Mörgeli. Secondo lui il denaro pubblico deve essere speso soltanto per la tutela dei beni culturali. "E' incredibile quante cose vengano finanziate con questi soldi a livello di produzione cinematografica - ha osservato Mörgeli - In Svizzera ci saranno presto più registi che spettatori!". Secondo il consigliere nazionale la scena culturale svizzera non è altro che un terrario della sinistra, dove burocrati della cultura rosso-verdi mercanteggiano sui prezzi".

Per Matthias Aebischer, presidente della commissione del Consiglio nazionale per la Scienza, la formazione e la cultura, la critica di Mörgeli fa acqua da tute le parti. "Quando mi trovo alla festa federale dello Jodel non ho proprio l'impressione di essere in mezzo a gente di sinistra", ha osservato. Aebischer sulle richieste del piccolo partito ultraliberale auspica prudenza: "Esiste un motivo valido se il nostro sistema è fatto in questo modo. Lo scambio culturale per la Svizzera, con i suoi 26 cantoni e le sue quattro lingue, assume un'importanza molto grande". Il consigliere nazionale, inoltre, ha aggiunto che per un artista non è così facile come si creda. "Solo una piccola parte delle richieste viene corrisposta dalla Confederazione e questo soltanto dopo delle verifiche approfondite. Vi sono registi famosi che spesso non ricevono niente e devono combattere per ricevere un sostegno", ha continuato Aebischer, che ha pure sfatato il mito secondo cui gli artisti non farebbero niente vivendo sulle spalle dello Stato.

Anche da parte del PLR la proposta di abolire i finanziamenti per la cultura trova poco sostegno. Il consigliere nazionale PLR Christian Wasserfallen, nonostante i fondatori di "Up!" provengano originariamente dalle fila dei giovani PLR, si oppone alle richieste dei suoi ex colleghi di partito. "Un finanziamento della cultura proveniente esclusivamente dal privato andrebbe a finanziare soltanto la cultura popolare", ha dichiarato Wasserfallen.

Tuttavia Wasserfallen ritiene la somma stanziata dal Consiglio federale per la cultura troppo alta. "895 milioni sono troppi", ha detto il consigliere nazionale che ha suggerito di tagliare sull'assegnazione dei premi alla cultura. "Si potrebbero risparmiare soldi, senza fare del male a nessuno".

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