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APPROFONDIMENTORadio DAB: quale futuro per le nostre autoradio?

22.09.14 - 21:47
Il passaggio dalle reti FM al formato digitale DAB è cosa certa. Ma quali conseguenza avrà per l’automobile? Vantaggi e inconvenienti di un cambiamento.
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Radio DAB: quale futuro per le nostre autoradio?
Il passaggio dalle reti FM al formato digitale DAB è cosa certa. Ma quali conseguenza avrà per l’automobile? Vantaggi e inconvenienti di un cambiamento.

I TEMPI DEL CAMBIAMENTO - Da qualche tempo si fa un gran parlare di queste radio DAB, acronimo che sta per Digital Audio Broadcasting. Una radio digitale, traducendo grossolanamente. Se ne parla poiché alcune emittenti nazionali già trasmettono in entrambi i formati (FM e DAB, appunto), perché le radio DAB presenziano già da qualche tempo sugli scaffali dei negozi di elettronica e non da ultimo per l’ondata di “panico” che talvolta si solleva quando si mormora che qualche Paese, leggi Regno Unito o alcuni Stati scandinavi, affermano di voler “spegnere” le reti FM forse già tra il 2015 e il 2016; in ogni caso entro un paio di anni al massimo. Scadenze per molti ottimistiche se si considera che il passaggio al FM è durato anch’esso quasi un trentennio. In Svizzera quando passeremo definitivamente al DAB? Ci risponde Silvia Canova, portavoce dell’Ufficio Federale per le Comunicazioni (UFCOM): “Al momento l’intero settore radiofonico sta creando le basi per la migrazione al formato digitale. Questo gruppo di lavoro, chiamato DigMig, è composto da rappresentanti della SSR, di emittenti radiofoniche private ed é coordinato dall’UFCOM. La DigMig a tal proposito ha proprio comunicato nello scorso mese di maggio che nel 2020 inizierà la graduale soppressione delle reti FM. L’obiettivo è in ogni caso quello di cessare la diffusione analogica al più tardi nel 2024.”

I VANTAGGI E LE CIFRE - I motivi che spingono a questo passaggio sono molteplici. Prima di tutto con lo standard DAB+ è possibile una presenza di maggiori stazioni radio  e una maggiore trasmissione di dati in quanto questi vengono trasmessi sotto forma di codici che possono essere compressi, quindi se ne possono immettere di più nell’etere. Il secondo, di maggiore interesse per l’ascoltatore, è la qualità sonora decisamente migliore, pari a quella di un CD. Per fare contenti i nerd: 1’400 kilobits al secondo. Tutto bene, fin qui. Salvo nel momento in cui si realizza che ad un certo punto si dovrà obbligatoriamente possedere una radio DAB+ per poter ascoltare una singola stazione radiofonica. Facile se si parla della radio di casa, un po’ meno quando si tratta del luogo in cui si registrano il 70% del totale degli ascolti: l’automobile. Attualmente sono molti i costruttori ad offrire, tra le loro dotazioni, delle autoradio con ricezione DAB+. Oltre ai marchi più prestigiosi che al solito hanno giocato il ruolo di pionieri, anche altri costruttori meno nobili si stanno attrezzando, ma il percorso è ancora lungo e la radio DAB+ spesso offerta quale accessorio a pagamento. “Attualmente secondo l’MCDT (Marketing and Consulting for Digital Broadcasting Technologies, un’azienda della SSR che si occupa del marketing del DAB+) in Svizzera circa 150’000 automobili dispongono di un apparecchio DAB+ sui loro veicoli” continua la Canova, confermando che la tendenza è in forte crescita. Ma che ne sarà di tutti gli altri, cioè la maggioranza degli ascoltatori nonché automobilisti?

QUALI ALTERNATIVE? - Un tempo le autoradio erano tutte uguali, infilate dentro un apposito spazio standard (DIN) uguale per tutte. Intercambiarle era e sarebbe sempre ancora un gioco da ragazzi. Tuttavia , in particolare a causa dei furti, i costruttori hanno iniziato a costruire le proprie autoradio personalizzate per i vari modelli. Ma ciò non significa che i possessori di un’automobile senza radio DAB+ debbano necessariamente disfarsi della loro automobile e comprarne una nuova solo per poter continuare ad ascoltare il loro programma preferito. Alcune autoradio non troppo datate possono esse aggiornate e in commercio vi sono dei ricevitori aggiuntivi che possono essere collegati agli altoparlanti, un po’ come un dispositivo di riproduzione musicale portatile collegato via AUX. Le soluzioni, insomma esistono, sebbene non siano sempre immediate e prevedano comunque un certo esborso. No dovrete quindi buttare nei rifiuti “ingombranti” la vostra automobile come fareste con la radio di casa. Sarebbe assurdo. Ma per effettuare un tale passaggio ci vuole ovvimente da un lato una certa determinazione, dall'altro un occhio di riguardo ai consumatori. E questi ultimi saranno pronti solo nel momento in cui i vari costruttori automobilistici offriranno al più presto e senza sovrapprezzo delle autoradio con la ricezione DAB+. Ancora un volta è dall’industria automobilistica che potrebbe dipendere l’ennesimo grande progresso tecnologico.

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