Cerca e trova immobili

SVIZZERACasse malattia, legge pronta al voto finale

22.09.14 - 17:07
Dopo tre anni di lavori la nuova Legge sulla vigilanza sull'assicurazione malattie è pronta per le votazioni finali di venerdì
Ti-Press/Carlo Reguzzi
Casse malattia, legge pronta al voto finale
Dopo tre anni di lavori la nuova Legge sulla vigilanza sull'assicurazione malattie è pronta per le votazioni finali di venerdì

BERNA - Dopo tre anni di lavori la nuova Legge sulla vigilanza sull'assicurazione malattie (LVAMal) è pronta per le votazioni finali di venerdì. Considerata una sorta di controproposta alla creazione di una cassa malattia unica (su cui si voterà domenica), la normativa dà maggiore potere di controllo all'Ufficio federale della sanità pubblica (UFPS). Riguardo ai premi pagati in eccesso, il parlamento ha annacquato le disposizioni iniziali, prevedendo la possibilità del rimborso, non l'obbligo.

Lo scopo della nuova legge è evitare il ripetersi di vicende come quella dei premi troppo elevati pagati in alcuni cantoni nel periodo 1996-2013. La LVAMal non regola il rimborso di questo particolare caso - il Parlamento ha già adottato, lo scorso marzo, un compromesso che prevede di restituire 800 milioni sui circa 2 miliardi versati in eccesso - ma vuole evitare che il problema si riproduca in futuro

Concretamente, se in un determinato anno i premi incassati da una cassa malattia in un Cantone saranno "nettamente superiori ai costi", l'anno successivo l'assicuratore potrà operare una compensazione (non ci sarà tuttavia alcun obbligo in tal senso). L'assicuratore dovrà aver ottenuto il via libera dall'UFSP.

Inizialmente gli Stati volevano garantire il rimborso dei premi pagati in eccesso, durante l'iter parlamentare hanno però adottato la versione "più soft" del Nazionale.

Particolare importante: il rimborso sarà eseguito l'anno successivo a tutti gli assicurati che hanno pagato troppo, anche se nel frattempo hanno cambiato cassa o traslocato in un altro cantone. L'UFSP potrà in ogni caso negare l'approvazione dei premi se questi superano "in modo inadeguato" i costi o se comportano la costituzione di riserve eccessive. In tal caso l'Ufficio potrà ordinare i provvedimenti da prendere.

Per quanto concerne l'ultima divergenza, i "senatori" si sono detti d'accordo che, in futuro, qualora l'UFSP dovesse decidere di affidare un mandato supplementare di controllo all'ufficio di revisione, i costi connessi debbano venir accollati all'assicuratore se sussistono indizi di irregolarità o atti illegali.

Sempre secondo la normativa, gli assicuratori non potranno pubblicare le tariffe non definitive. Il Nazionale era favorevole a tale possibilità, ma alla fine ha prevalso la versione degli Stati.

L'UFSP potrà inoltre intervenire presso una cassa malattia qualora quest'ultima non abbia rispettato le disposizioni della LVAMal e della LAMal. Inizialmente, il Nazionale voleva limitare tale potere in caso di "violazioni gravi" di queste due leggi.

Gli Stati si sono allineati al Nazionale per quel che concerne la possibilità - negata - di dare la competenza all'esecutivo di intervenire contro la pubblicità telefonica. Secondo le Camere, il settore deve risolvere il problema autonomamente.

In merito alla remunerazione dei consigli di amministrazione, le Camere hanno stabilito che non dovranno essere pubblicati gli importi versati a ciascun membro con menzione del suo nominativo e della sua funzione. Basterà conoscere l'ammontare globale delle indennità e l'importo massimo percepito da un singolo membro, il quale rimarrà però anonimo.

ats

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE