Lo ha detto l'ex premier britannico Tony Blair in una intervista alla Bbc
LONDRA - "Non è da escludere l'invio di truppe di terra contro lo Stato islamico". Lo ha dichiarato l'ex premier britannico, Tony Blair, in una intervista alla Bbc.
"Se non si è pronti a combattere questa gente sul campo di battaglia è possibile contenerli ma non sconfiggerli", ha aggiunto. L'ex leader laburista ha precisato che non essendoci questa volontà da Parte dell'Occidente potrebbero essere forze locali a farlo. Blair è sicuro infatti che i raid aerei, lanciati da Usa e Francia, "non sono sufficienti".
In un saggio pubblicato sul sito della sua Faith Foundation, Blair analizza in profondità il fenomeno Is. "Il problema non è che stiamo affrontando una frangia di gente folle, una sorta di culto oscuro confinato a pochi fanatici", si legge. "Se fosse così, potremmo probabilmente sradicarlo, uccidere o imprigionare i suoi leader, dissuadere i suoi seguaci e chiudere le porte a nuovi reclutamenti", afferma ancora l'ex leader laburista.
Ma per Blair riguardo l'Is c'è uno "spettro di opinioni" che "si estende ulteriormente in parti della società musulmana". E in quello spettro rientrano quelli che si potrebbero opporre all'estremismo "ma che sfortunatamente condividono certi aspetti della visione del mondo dei fanatici".
Ats Ans