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MUSICAOrnella Vanoni, a 80 anni non smette di sognare

21.09.14 - 17:01
La cantane italiana, che domani, lunedì 22 settembre, spegnerà le 80 candeline vorrebbe come regalo un duetto con Sting
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Ornella Vanoni, a 80 anni non smette di sognare
La cantane italiana, che domani, lunedì 22 settembre, spegnerà le 80 candeline vorrebbe come regalo un duetto con Sting

MILANO - "Un bel giro di boa. Di una vita lunga, vissuta, anzi stravissuta". La signora della musica italiana, Ornella Vanoni, è pronta a spegnere domani, 22 settembre, le 80 candeline e come regalo chiede un duetto con Sting. "Pino Daniele mi dice sempre che ho fatto tutto. No, non tutto! Vorrei cantare con Sting. E quindi gli lancio un appello", scherza con quella vena di autoironia che non le è mai mancata.

"Mi dicono che da lontano dimostro 35 anni, da più vicino 40, poi 45. Tutti concordi nell'affermare che porto bene i miei anni. Ma anche se non si vedono, so di averli tutti. E non ho mai avuto paura del tempo che passava. Bisogna guardare i propri cambiamenti con tenerezza e compassione".

Sotto le luci dei riflettori dal 1957, quando debuttò a teatro guidata dal suo maestro e grande amore Giorgio Strehler, Ornella Vanoni ha attraversato indenne oltre mezzo secolo di vita e di spettacolo, con un'energia che ancora stupisce.

"Sono ancora qui che lavoro, lavoro bene e mi piace farlo. Io non gioco a burraco, non so fare il piccolo punto e mi annoio a fare le parole crociate, quindi meglio che continui a lavorare". E così martedì esce il triplo cofanetto antologico 'Più di me più di te più di tutto' (Sony), che conterrà i due album già editi "Più di me" e "Più di te", più "Più di tutto", una raccolta di grandi successi della cantante.

Poi da fine ottobre a fine marzo riprenderà anche lo spettacolo "Un filo di trucco un filo di tacco. l'ultimo tour", lo show a metà tra un concerto e un recital. "Non più di 4 spettacoli al mese, perché è un pò pesantino: due ore in cui recito, canto, improvviso. Poi prenderò un periodo di riposo, ma il futuro ce l'ho già in testa". E sarà jazz, perché di fermarsi non se ne parla, "ma magari registrando un album fuori dall'Italia".

Gli 80 anni sono anche un'occasione per fare bilanci. "Non ho mai pensato di arrivarci davvero. Semplicemente non ci ho proprio pensato. Ma sono contenta di quello che sono riuscita a fare con il mio carattere. Ero timida e insicura. Ho dovuto combattere con me stessa, ma sono andata avanti, perché sono un guerriero. Piccolo o grande? Piccolo, perché non ho conquistato nessun territorio, se non quello della mia personalità".

Non nega di aver fatto tantissimi errori "soprattutto sentimentali", ma di tutti i momenti rivivrebbe proprio gli inizi degli amori. "Ne ho vissuti 3-4. E il momento in cui ti dichiari è il più bello". Tra le cose che le sono mancate, invece, mette dei fratelli e delle sorelle, anche se poi anche lei ha avuto un solo figlio: "ed è stato un peccato".

Insieme a Vanoni, in questi giorni raggiungono le 80 primavere, anche Sophia Loren e Brigitte Bardot. "Si parla dei nostri compleanni forse perché c'è poco altro di interessante da dire, con la guerra sempre alle porte, l'Europa che scricchiola, l'Italia che fa crac. Ma non ci sono solo le donne, ci metto anche Gino Paoli. Se siamo ancora qui, un motivo ci sarà. Come ha detto Ombretta Colli, c'è chi fa l'artista e chi fa il mestiere dell'artista". E a Paoli, altro suo grande amore, nato a poche ore di distanza, che augurio fa? "Lo stesso che faccio a me: una buona salute".

ats

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