Scarseggiano le registe, e i loro film al botteghino incassano poco
Dal rapporto emerge che nel decennio tra il 2003 e il 2012 le donne hanno diretto appena il 16,3% di tutti i film arrivati nelle sale europee. I dati rivelano che quando si considera la proporzione dei film diretti da una donna sul totale di quelli prodotti a livello nazionale, il primato spetta all'Olanda, con il 25%, seguita da Finlandia, Svezia, Austria, Norvegia e Francia, tutti al di sopra del 20%.
Ai film girati dalle donne va solo l'8,9% del totale dei biglietti venduti tra il 2003 e il 2012. Nel rapporto vengono fatte solo delle ipotesi per spiegare questo stato di fatto, poiché i dati non sono sufficienti per raggiungere conclusioni certe.
Secondo lo studio è possibile che la causa sia da ricercare nel genere di film che donne e uomini dirigono. Nel caso delle donne si tratta per lo più di film che hanno una protagonista donna, o che propongono una visione femminile della realtà, oppure si concentrano sulle relazioni interpersonali. Mentre gli uomini dirigono soprattutto film di avventura, azione e fantascienza, che sono anche quelli che vendono più biglietti.
Questa marcata divisione di genere potrebbe essere dovuta al fatto che alle donne viene data la possibilità di dirigere solo un certo tipo di film, oppure al fatto che sono in effetti loro a propendere per progetti più personali e intimisti piuttosto che le grandi produzioni.
Resta il fatto che, qualsiasi sia la causa, il divario tra uomini e donne che decidono di intraprendere la carriera di registi è enorme e che, se tutto rimane invariato, ci vorrà mezzo secolo per ottenere la parità tra i sessi sul fronte del numero di film diretti, e tre quarti di secolo per ottenerla al botteghino.