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REGNO UNITOLa Union Jack è salva

19.09.14 - 12:55
Scozzesi fedeli al Regno, ha vinto l'icona pop più famosa al mondo
Foto d'archivio (Keystone)
La Union Jack è salva
Scozzesi fedeli al Regno, ha vinto l'icona pop più famosa al mondo

LONDRA - La Union Jack è salva. Con la vittoria del 'no' al referendum per l'indipendenza della Scozia, ha vinto anche l'icona pop più famosa al mondo: la bandiera britannica. Un simbolo per decine di generazioni, ma anche una preziosa fonte di reddito che rischiava di volare via: si calcola infatti che dalla vendita di gadget e souvenir a strisce bianche, rosse e blu entrino nelle casse del Regno Unito circa 200 milioni di sterline l'anno (oltre 250 milioni di euro).

Per non parlare di quanto avrebbe dovuto sborsare Londra per sostituire la Union Jack con un nuovo vessillo in ogni angolo della Gran Bretagna nel caso di vittoria dei secessionisti. Nei giorni precedenti allo storico referendum, il prestigioso Flag Institute, centro mondiale delle bandiere, aveva condotto un sondaggio fra i suoi membri: il 64,5% si era detto d'accordo sulla necessità di un cambiamento in caso di vittoria dei secessionisti.

Mentre il 71,5% si era espresso in favore di una inclusione dei colori del Galles, il giallo della croce di San Davide, che nell'attuale bandiera non è rappresentato. Altre ipotesi prevedevano che il blu della Scozia fosse rimpiazzato dal nero. La nuova bandiera così avrebbe avuto strisce gialle e rosse su sfondo nero. In un'altra versione ipotetica invece al centro della Union Flag sarebbe stato piazzato il vessillo reale.

Ed era circolata persino l'opzione di usare i colori bianco, rosso e verde, gli stessi della bandiera italiana. Niente di tutto ciò. Il vessillo resterà così come è dal 1801, versione modificata della bandiera del 1606. Per la gioia di appassionati di tutto il mondo e di stilisti e pop star britanniche che della Union Jack hanno fatto il loro feticcio sin dalla 'swinging London' dagli anni '60 quando, per la prima volta, il chitarrista degli Who Pete Townshend indossò il blazer con stampata la bandiera.

Seguito poi da David Bowie, John Lennon e, in anni più recenti, dalla 'voce' degli Oasis Liam Gallagher. Era l'epoca della 'Cool Britannià di Tony Blair e anche per la Union Jack fu una rinascita. Ed è probabile che da domani il vessillo bianco rosso e blu viva una nuova età dell'oro. God Save the Union Jack.

ats

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