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TURGOVIALuana, cieca e con due figli: rendita AI dimezzata

18.09.14 - 21:00
La lotta della giovane madre che si è vista decurtare la rendita di invalidità dopo un colloquio: "Per i lavori di casa il 50% basta"
20minutes
Luana, cieca e con due figli: rendita AI dimezzata
La lotta della giovane madre che si è vista decurtare la rendita di invalidità dopo un colloquio: "Per i lavori di casa il 50% basta"

FRAUENFELD - Il caso di Luana Maione, sofferente di cecità in seguito a una grave forma di malattia agli occhi, alla quale è stata decurtata la sua rendita di Assicurazione Invalidità, sta suscitando indignazione tra i lettori del portale d'informazione 20min.ch.

"La collaboratrice dell'ufficio AI si dovrebbero vergognare" ha scritto Gaby R.  "L'intero sistema sociale è uno schiaffo per coloro che ne hanno veramente bisogno", ha scritto Mauro A sul blog del portale. C'è chi, invece, difende la decisione degli uffici preposti: "Giusto così, anche i non vedenti possono lavorare".
 
Luana Maione è stata riconosciuta invalida a causa della sua quasi completa cecità nel 2008, quando risiedeva ancora a Zurigo. Quando la 29enne si è trasferita a Münchwilen, le autorità zurighesi hanno trasmesso il caso al centro delle assicurazioni sociali del Canton Turgovia. Nel cantone della Svizzera Orientale si è deciso di riaprire il suo caso e di procedere a una nuova verifica. "Quali attività potrebbe esercitare se lei non fosse disabile?" Alla domanda dell'addetta all'ufficio Assicurazione Invalidità, la madre di due figli e sola (ha perso il marito) ha risposto che il primo anno di vita dei suoi figli lo vorrebbe trascorrere insieme a loro e cova il sogno di trascorrerlo anche assieme al suo principe azzurro. Non l'avesse mai detto. Alla donna, dai 2.800 franchi svizzeri (inclusi gli assegni familiari), l'AI gli ha riconosciuto soltanto la metà della rendita poiché da cieca può far fronte ai lavori di casa per una quota del 50%.
 
Ora c'è chi sospetta che, quella posta dalla collaboratrice, fosse una domanda trabocchetto. Dalla Turgovia spiegano che la domanda fatta è standard in tutta la Svizzera e che, come ha dichiarato Ander Stokhol, direttore del centro delle assicurazioni sociali turgoviese, l'AI non è più una assicurazione di rendita, bensì una assicurazione integrativa". In altre parole la rendita AI non è per sempre.
 
Luana non ha conosciuto altro che l'AI. A quattro mesi ha subito la sua prima operazione. E' affetta da un glaucoma in entrambi gli occhi. A 21 anni il suo ex consulente dell'Assicurazione Invalidità le aveva consigliato addirittura di "andare in pensione". Ma lei non ne ha mai voluto sapere. Anzi. La giovane donna allora inviò una candidatura per il centro sportivo di Herisau, dove ha ottenuto un posto di lavoro. Purtroppo la sfortuna si è accanita contro di lei: per dei problemi alle mani a seguito di un'operazione è stata costretta a lasciare il lavoro e ad arrendersi. E' stato l'unico periodo, breve, in cui la ragazza non è stata beneficiaria della rendita.
 
Luana, nonostante la decisone delle autorità turgoviesi, non si arrende e ha deciso di fare ricorso alla decisione dell’ufficio AI di riconoscerle soltanto 1.400 franchi al mese di invalidità. Di solito, a vincere è l'AI per i due terzi dei casi. La battaglia di Luana è dura, quasi impossibile da vincere, ma la sua è una questione di principio. “Non si tratta di denaro”, ha detto, “e io non sono un numero del sistema”, ha aggiunto. Dopo tante operazioni, davanti a Luana c'è un nuovo intervento. Vista la situazione, la giovane madre ha deciso di fare testamento. A 29 anni. Eppure lei si dice felice: "Sì, lo sono", ha affermato. E le si crede, vedendola giocare insieme ai suoi figli.

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