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CANTONE"Sfruttati e maltrattati", i dipendenti di Coop Pronto si ribellano

19.09.14 - 08:19
All'indice non tanto il gruppo di piccoli rivenditori presso i distributori, quanto alcuni gerenti accusati di malagestione del personale e delle derrate alimentari
"Sfruttati e maltrattati", i dipendenti di Coop Pronto si ribellano
All'indice non tanto il gruppo di piccoli rivenditori presso i distributori, quanto alcuni gerenti accusati di malagestione del personale e delle derrate alimentari

LUGANO - Dalla gestione "controproducente del personale" alla (ancor più pericolosa) malagestione delle derrate alimentari. È una sfilza lunghissima di accuse, quella che cinque impiegati di vendita e collaboratori di Coop Mineraloel AG rivolgono nei confronti dei gerenti attivi in alcuni negozi situati presso i distributori di benzina.

I dipendenti (i cui nomi sono noti alla redazione) denunciano - con una lettera indirizzata alla sede principale del Gruppo - situazioni al limite, "che non dovrebbero verificarsi nella collaborazione fra Coop Pronto e le società con le quali collaborano i venditori da loro impiegati".

 

Dipendenti "maltrattati" – Quali sono le accuse nello specifico? I lavoratori puntano il dito contro "una controproducente gestione del personale”. Si parla infatti di “personale impiegato senza il giusto preavviso, con turni non rispettati, straordinari non pagati, piani di lavoro fatti settimanalmente (solo per sette giorni), nessuna organizzazione per turni di riposo o vacanze".

 

La lista poi continua. E i disagi dei lavoratori sarebbero causati da orari impossibili e turni snervanti: “personale impiegato la sera in chiusura e il giorno dopo per l'apertura", senza "nessuna gestione delle pause", con “cinque week end consecutivi” o “quattordici giorni di fila".

Dulcis in fundo vengono denunciati anche alcuni "licenziamenti ingiustificati " (uno dei firmatari è un padre di famiglia “lasciato a casa”).

 

Non solo i dipendenti, ma anche gli alimenti - La cosa forse più allarmante – qualora si rivelassero veritiere le accuse dei lavoratori - riguarda però la presunta malagestione, delle derrate alimentari. Nella lettera rivolta a Coop Mineraloel AG vi sono degli esempi: dal "pane in scadenza la sera, ai cornetti e prodotti di pasticceria, riscaldati e rimessi in vendita il mattino seguente ". O ancora: "articoli surgelati e refrigerati che non rispettano la catena del freddo; muffin venduti dopo la scadenza; latte scaduto utilizzato per le macchinette del caffè".

 

La lettera, lo ripetiamo, non vuole accusare direttamente la Coop Mineraloel AG, quanto piuttosto mettere in guardia dai gerenti impiegati in queste aziende terze che collaborano con la catena di negozietti.

 

La risposta di Coop Mineraloel - "In passato non abbiamo ricevuto nessuna lamentela o segnalazione da parte di collaboratori di Coop Pronto riguardanti i nostri punti vendita in franchising ticinesi", replica il gruppo che comunque non sottovaluta le accuse contenute nella lettera.

 

"Abbiamo una filosofia nitida sulle regole di collaborazione con i nostri gerenti in franchising di Coop Pronto – ci spiegano dagli uffici argoviesi -. I nostri partner indipendenti ricevono la nostra consulenza. Quando riceviamo segnalazioni di mancanze e/o di malfunzionamenti affrontiamo queste problematiche sempre seriamente, le discutiamo e prendiamo i provvedimenti necessari. Questo vale per gli standard riguardanti la qualità così come gli aspetti riguardanti il diritto del lavoro".

 

Il Gruppo, insomma, promette di non restare a guardare: “Stiamo effettuando un'indagine su questa questione, non siamo giunti ancora ad una conclusione e quindi non possiamo esprimerci su eventuali o possibili provvedimenti".

 

Mentre sul futuro dei dipendenti licenziati, purtroppo Coop Mineraloel non può offrire grosse garanzie: "Poiché si tratta di un'impresa in franchising indipendente che sceglie autonomamente il proprio personale – spiegano -, non abbiamo nessun influsso sulle assunzioni e i licenziamenti dei collaboratori degli "shop, e di conseguenza non possiamo neppure decidere”.

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