L'inversione di tendenza è partita nel 2012, dopo un decennio di calo
ZURIGO - In un decennio il numero delle aziende quotate alla Borsa svizzera era andato calando, ma dal 2012 si assiste a un'inversione di tendenza. In questo 2014 sono cinque le nuove società che sono entrate a far parte del listino, contro una sola lo scorso anno.
Nel 2003 le imprese che facevano quotare le loro azioni erano 419, oggi sono 275, ha reso noto a Zurigo Christian Katz, direttore di SIX Swiss Exchange, filiale di SIX Group che gestisce il mercato elvetico. Il numero delle società quotate a livello mondiale è invece aumentato, a oltre 40 mila.
Questa crescita a livello planetario - in linea generale - riflette essenzialmente il dinamismo della regione Asia e Pacifico, che si caratterizza per un numero importante di società in mano a famiglie o per il ruolo tradizionale che svolgono gli Stati.
In Europa invece si assiste a un calo di società e gruppi quotati, dovuto a fusioni e uscite dalla Borsa, secondo Katz. In Svizzera il fenomeno è dovuto essenzialmente alla decisione di certe imprese straniere di rinunciare a una quotazione secondaria sulla piazza elvetica per motivi finanziari e normativi. Sempre più gruppi non vogliono far quotare le loro azioni su varie piazze, in quanto le diverse regolamentazioni accrescono i costi. A tal proposito Katz ha menzionato l'ordinanza sulle remunerazioni abusive entrata in vigore dopo l'accettazione popolare dell'iniziativa Minder.
Rimane il fatto che in questa materia non esiste un vero modello: tra i gruppi elvetici Nestlé si fa quotare solo alla Borsa svizzera mentre UBS o Novartis preferiscono essere presenti anche su altre piazze.
Nella prima parte di questo 2014 sono cinque i nuovi arrivi in Borsa, mentre il resto dell'anno dovrebbe risultare più tranquillo, stando alla previsione di Katz. Le "new entry" sono le due banche cantonali di Glarona e Turgovia, la società industriale SFS Group, l'agenzia di viaggi Bravofly Rumbo Group e la società immobiliare HIAG Immobilien. A lungo termine SIX conta di "catturare" il 6-7% delle società entrate in Borsa in Europa.
Ats