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CANTONE60 agenti sul campo, 4 arresti e 46 persone controllate

17.09.14 - 11:43
Maxi-operazione denominata Sud compiuta da parte di Polizia e Guardie di confine nell'arco di tre settimane
Foto Polizia Cantonale Ticino
60 agenti sul campo, 4 arresti e 46 persone controllate
Maxi-operazione denominata Sud compiuta da parte di Polizia e Guardie di confine nell'arco di tre settimane

LUGANO - Dal 25 agosto al 14 settembre la Polizia cantonale e le Guardie di confine sono state impegnate in un'operazione denominata Sud, che ha visto in servizio sul terreno quotidianamente 60 uomini (30 agenti della Polizia cantonale e 30 Guardie di confine). Nel corso delle tre settimane gli agenti sono stati impegnati nel contrastare diversi fenomeni criminali, quali la lotta alla criminalità transfrontaliera e la migrazione illegale, creando anche un contingente pronto ad intervenire in caso di eventi particolari.

 

L'obiettivo dell'operazione era quello di ottenere una diminuzione dei reati, migliorare il contatto e la fiducia tra il cittadino e le forze dell’ordine nonché identificare e fermare gli autori di reato. Durante questo periodo di tempo, Sud ha portato a una diminuzione dei reati, in particolare dei furti, ed una prossimità tangibile nei confronti della cittadinanza.

 

Nel corso dell’operazione sono stati effettuati 256 pattugliamenti, 383 posti di controllo con 2'274 persone controllate (1'579 stranieri, 10 richiedenti l’asilo) e 1'539 veicoli controllati. Sono state fermate per accertamenti 46 persone. Inoltre, sono state numerose le segnalazioni che i cittadini hanno fatto alle pattuglie presenti sul terreno.

 

Quattro uomini, con precedenti specifici, sono stati arrestati. Si tratta di 4 cittadini albanesi di 36 e 29 anni residenti in Italia e di 30 e 29 anni residenti in Albania, fermati il 12 settembre poco prima della mezzanotte in territorio di Balerna. I quattro era già oggetto d’inchiesta e di ricerca da parte della Polizia cantonale quali presunti autori di furti con scasso in abitazioni, sia in Ticino sia in Svizzera. Dai primi riscontri d’inchiesta è già stata chiarita la loro responsabilità in una ventina di episodi criminali commessi nella Confederazione. La perquisizione della vettura ha permesso di rinvenire della refurtiva, in particolare 170 gioielli.

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