Nella conferenza stampa di presentazione del match contro l'Apoel, il tecnico del Barcellona ha parlato del suo "rapporto" con i blancos
BARCELLONA (Spagna) - “Cosa penso della crisi del Real? Io voglio solo che il Barcellona giocasse bene le sue partite, il resto non mi interessa. Ma è chiaro che mi piacerebbe che il Real le perdesse tutte, non possiamo essere bugiardi”.
Alla vigilia del debutto in Champions League del suo Barcellona contro l’Apoel, Luis Enrique ha tolto i veli all’ipocrisia e ha confessato che i due ko in Liga dei grandi rivali madridisti non gli hanno assolutamente fatto dispiacere. L’allenatore blaugrana poi è tornato sulla sua squadra e ha detto: “Questa gara arriva in un buon momento per noi, ci sono ancora cose da migliorare ma stiamo bene. I nostri obiettivi? Vincere la prossima partita, questa è la cosa più importante, poi se vinceremo la Liga, la Champions o la Coppa, qualsiasi trofeo ci farà piacere. Vediamo cosa riusciremo a fare”.
Luis Enrique confida molto in Neymar: “Ha fatto bene l’anno scorso ma può ancora migliorare, è un giocatore spettacolare”. E in Messi, ovviamente: “Ci sorprende ad ogni allenamento, si concentra sull’aspetto migliore del gioco e ha fame di gol. Noi siamo una squadra con diverse opzioni tattiche, nel corso della stagione cambieremo spesso”.
Dopo un elogio all’Apoel (“ci può creare problemi, sa giocare a calcio, dovremo stare attenti e sfruttare tutte le occasioni”) l’ultimo pensiero è per Suarez, che la Champions la vedrà ancora da lontano visto che è squalificato fino a fine ottobre: “Sta lavorando duro in allenamento, mi sento orgoglioso di appartenere a un club dal potenziale economico tale da poter ingaggiare campioni come Suarez”.
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