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SVIZZERAFondi militari sempre top secret

16.09.14 - 09:04
A causa della scarsità di risorse, il Dipartimento federale della difesa ha fatto prolungare il periodo di segretezza a partire dal 1959 non dei singoli dossier, ma di una mole di documenti ben più ampia
Fondi militari sempre top secret
A causa della scarsità di risorse, il Dipartimento federale della difesa ha fatto prolungare il periodo di segretezza a partire dal 1959 non dei singoli dossier, ma di una mole di documenti ben più ampia

BERNA - A causa della scarsità di risorse, il Dipartimento federale della difesa (DDPS) ha fatto prolungare il periodo di segretezza a partire dal 1959 di interi fondi custoditi all'Archivio federale, invece che di quei singoli dossier contenenti informazioni sensibili. È quanto scrive il Consiglio federale in risposta ad una domanda di Silva Semadeni (PS/GR).

 

La conseguenza di tale decisione, precisa il governo, è che anche carte non classificate rimangono inaccessibili al pubblico. Tale divieto di consultazione va tuttavia relativizzato, precisa l'esecutivo, giacché è possibile ottenere visione di determinati dossier su richiesta.

 

La decisione di prorogare il termine è stata adottata nel gennaio di quest'anno con una certa discrezione e portata a conoscenza del pubblico la settimana scorsa dal domenicale "Schweiz am Sonntag". Il settimanale parla di una richiesta del DDPS al Dipartimento federale dell'interno di prorogare il termine di segretezza a 80 anni, ossia 50 in più del normale periodo di protezione previsto dalla Legge federale sull'archiviazione, ossia 30 anni.

 

Il blocco degli archivi militari riguarda tutti i documenti già classificati. La maggior parte di essi menzionano luoghi geografici, coordinate di edifici e infrastrutture militari o bunker ancora oggi in funzione, aveva precisato la portavoce del DDPS Karin Suini all'ats.

 

All'origine di questa proroga del periodo di segretezza vi è la decisione degli Archivi federali di permettere l'accesso online a tutti gli indici delle materie. In tal modo numerosi documenti avrebbero potuto venir consultati ovunque nel mondo. La scelta del DDPS è quindi legata a motivi di sicurezza, aveva sottolineato Karin Suini.

 

La Legge federale sull'archiviazione prevede anche un termine di protezione 50 anni per quegli archivi classificati in base a nomi di persona e contenenti dati personali degni di nota. Tuttavia, come indica l'articolo 12, "se un interesse pubblico o privato preponderante degno di protezione si oppone alla consultazione di determinate categorie di archivi da parte di terzi, il Consiglio federale può, mediante ordinanza, limitarne o vietarne la consultazione per una durata limitata dopo la scadenza del termine di protezione".

 

In quest'ultimo caso, come anche per i fondi protetti per 50 anni, è tuttavia ancora possibile la consultazione su richiesta di singoli dossier qualora non si opponga alcuna prescrizione legale oppure un interesse pubblico o privato preponderante.

 

Ats

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