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Inizia l’università e non hai casa? C’è posto dentro al bunker Oggi iniziano i corsi, non tutti gli studenti hanno ancora trovato un tetto. Ma gli atenei offrono soluzioni provvisorie e originali
ZURIGO - Nella sola Zurigo, tra Uni e Poli, oggi riprendono i corsi per circa 45000 studenti, di cui 6300 sono matricole. Un bel via vai, e una gran corsa alla casa. Così capita che qualcuno non abbia ancora trovato un appartamento. L’Eth ha trovato una soluzione piuttosto originale per aiutare chi è ancora senzatetto: a poche decine di metri dall’edificio principale, in un garage sotterraneo c’è un rifugio della protezione civile: per 10 franchi a notte gli studenti possono dormire lì.
Niente di lussuoso, ma c’è tutto: letto, sacco a pelo, cucina, bagno e accesso a internet. Lo scorso anno sono stati una quarantina i giovani che hanno approfittato di questa possibilità a tempo determinato - valida solo da due settimane prima dell’inizio dei corsi fino a un massimo di tre settimane dopo. Durante l’anno la struttura ospita le persone che partecipano ai convegni organizzati al Politecnico federale.
A Losanna quando l’università ha chiesto la disponibilità dei rifugi della protezione civile, le autorità hanno risposto picche: le strutture sono già impiegate durante sei mesi all’anno come alloggi d’emergenza. Il politecnico losannese, invece, ha trovato un’altra soluzione: grazie a un accordo con un camping, per alcuni studenti esiste la possibilità di risiedere in un bungalow per 30 franchi a notte.
Anche qui c’è un limite: non si può soggiornare più di due settimane, il campeggio infatti è molto richiesto, tanto che esiste una lista d’attesa. Gli studenti che non trovano spazio lì vengono dirottati sugli ostelli della gioventù. Infine, anche per queste esigenze, arrivano in soccorso le novità: la piattaforma Airbnb, spiegano i consulenti all’alloggio dell’Epfl, è molto utile per le emergenze dell’ultimo minuto.
