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AUTOMOBILISMOUna vera scuola per i futuri piloti di vetture da turismo

13.09.14 - 13:18
Vivere in prima persona un fine settimana di gara nel Scirocco R-CUP alla guida di un’auto da corsa a gas naturale. L’abbiamo fatto. Ecco com’è andata.
VW Motorsport
Una vera scuola per i futuri piloti di vetture da turismo
Vivere in prima persona un fine settimana di gara nel Scirocco R-CUP alla guida di un’auto da corsa a gas naturale. L’abbiamo fatto. Ecco com’è andata.

Come spesso accade, il venerdì pomeriggio una pioggia insistente continuava ad abbattersi sul Nürburgring, e nonostante il periodo estivo la colonnina di mercurio non osava mai salire sopra i 15 gradi. Senza assolutamente nessuna conoscenza dell’automobile mi dirigo verso l’ingresso della pista per tre quarti d’ora di prove libere. Sarà l’inizio di un fine settimana altamente adrenalinico e assai istruttivo vissuto dal posto di guida nel Scirocco R-CUP.

Come sia andata dal punto di vista agonistico, tra prove, qualifiche e gara, lo potete leggere nell’articolo curato dai colleghi della redazione sportiva che trovate cliccando: qui. Quelli che invece sono i retroscena, non meno interessanti della gara stessa, ve li espongo ora. Perché il Scirocco R-CUP non è solo un campionato monomarca come tanti altri, bensì una vera e propria scuola per piloti di vetture da turismo. I concorrenti sono quasi tutti giovanissimi e in molti casi alla loro prima esperienza con le cosiddette “ruote coperte”, così come all’interno del gruppo dei partenti non manca nemmeno la presenza femminile con ben quattro donne, tra le quali anche la svizzera Jasmin Preisig. Una vera “scuola” perché prima di ogni gara tutti i piloti sono riuniti in una classe per osservare ed analizzare le più svariate situazioni verificatesi durante la gara precedente, verificando come ci si è comportati o come ci si sarebbe dovuti comportare. Il “professore” è Fabian Plentz, a sua volta un pilota che nel 2004 e nel 2005 ha partecipato al Polo CUP, altro monomarca di Volkswagen. “Il nostro obiettivo è far si che le gare si svolgano nel modo più corretto possibile di modo che tutti i piloti abbiano la possibilità di dimostrare cosa sappiano fare. Anche per questo motivo nelle automobili si possono solo regolare il sedile, il volante, la pressione degli pneumatici e la barre stabilizzatrici. Tutto il resto è identico dalla A alla Z. Partecipare al Scirocco R-CUP per molti dei piloti rappresenta il primo vero palcoscenico in cui potersi mostrare ad un ampio pubblico, essendo le gare un programma collaterale al DTM, e anche in quest’ottica cerchiamo di estrarre il massimo da loro: gli insegniamo come comportarsi con eventuali sponsor, come eseguire le pubbliche relazioni. Oltre, ovviamente, all’analisi della telemetria dopo ogni gara o qualifica.”

Quest’ultimo aspetto, per me che ero per la prima volta alla guida di quest’automobile, è stato fondamentale dopo le qualifiche per poter migliorare le mie percorrenze sul giro. Si possono analizzare fin nei minimi dettagli tutti i parametri possibili ed immaginabili tra cui la pressione sui singoli pedali, l’angolo di sterzo, l’accelerazione laterale, con in più i punti di frenata e le traiettorie rilevate tramite GPS. Il proprio giro viene poi messo a confronto con quello del concorrente più veloce, capendo dove si va più forte di lui e dove, invece, si può ancora migliorare qualcosa. Le automobili dal canto loro sono tutte uguali e con margini di manovra praticamente nulli nella messa a punto, se non la rigidità degli stabilizzatori e nella pressione degli pneumatici. Le vetture impiegate nel monomarca sono tra l’altro tecnicamente molto vicine alle vetture di serie, le Scirocco R. La grande differenza sta nell’alimentazione, che anziché essere a benzina è a gas naturale. Tra il sedile e la gabbia di protezione è infatti ubicato un serbatoio in cui sono contenuti 22 chili di metano, vale a dire circa 35 litri di benzina. Da guidare, però, non cambia poco o nulla rispetto ad un motore a benzina, con l’unica differenza che il 2 litri TSI eroga “solo” 235 cavalli. Questi durante la gara possono però diventare temporaneamente 285 utilizzando la funzione “push-to-pass”: un bottone rosso sul volante che se premuto offre 50 cavalli extra per 10 secondi, disponibile un limitato numero di volte durante la gara per lasciare al pilota un margine strategico sui sorpassi da effettuare. Il cambio, sempre per sottolineare la vicinanza con il modello di serie, è anch’esso un DSG privo di modifiche. A livello dinamico l’auto da corsa è tuttavia molto più nervosa da guidare, specialmente per il retrotreno molto leggero che se non gestito con particolare attenzione tende spesso a volar sovrasterzare più di quanto desiderato. Pur essendo davvero molto facile entrare in confidenza – non è molto diversa da un’auto stradale ben piantata a terra e con gomme slick – talvolta rischia di diventare assai velenosa se interpretata con troppa leggerezza.

Ma il divertimento, tra sportellate  e duelli in staccata, è garantito! Che inoltre sia una buona base per il futuro ce l’ha testimoniato pure Kelvin Van Der Linde, pilota sudafricano che dopo 1 stagione con il Scirocco R-CUP, in cui ha vinto, si ritrova sul trampolino di lancio per una carriera da professionista. “Ho staccato un buon contratto per la stagione 2014 nell’ADAC GT Masters alla guida di un’Audi R8, mentre durante il fine settimana di gara del Nürburgring mi sono messo per la prima volta al volante di  una vettura ufficiale del DTM portando al mio fianco alcuni ospiti. Il fatto che i cinque week-end di gara del Scirocco Cup siano a margine del DTM ti permette di curare molto i contatti e di incontrare molte persone, quindi di scovare eventuali opportunità.. Se non fossi passato per questo campionato monomarca, molto probabilmente oggi non sarei qui a raccontare ciò che ho avuto la possibilità di fare quest’anno.”

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