La concorrenza di Internet non sta danneggiando eccessivamente gli operatori del settore
ZURIGO - Gli svizzeri continuano ad amare i viaggi: compiono mediamente 2,7 soggiorni con almeno tre notti fuori casa, contro 2,8 l'anno scorso e 2,6 nel 2012. Nonostante la concorrenza di internet le agenzie di viaggio elvetiche se la cavano discretamente.
Nel 2013 il giro d'affari medio delle 417 agenzie partecipanti a un'inchiesta della Federazione svizzera di viaggi (FSV, che conta oltre 1'600 membri) e dell'Università di San Gallo, presentata oggi all'aeroporto di Zurigo-Kloten, è salito del 2,9% a 4,7 milioni di franchi. Il rendimento netto è salito dall'1,2 a 1,4%. In questo contesto gli onorari per la consulenza svolgono un ruolo sempre più importante.
A corto termine le agenzie si attendono una stagnazione del volume d'affari e - a differenza dell'anno scorso - una lieve diminuzione dei prezzi. Secondo la FSV, per esperienza le valutazioni sono quasi sempre più pessimistiche delle cifre poi realmente raggiunte. Ad ogni modo dopo l'estate fresca e piovosa il livello delle prenotazioni è buono.
Secondo un altro sondaggio dell'assicuratore Allianz, condotto presso 1'020 persone e pure pubblicato oggi, quest'anno il 22% dei viaggiatori (18% nel 2013) ha comunque prenotato almeno un soggiorno presso un'agenzia. In questo modo la quota di mercato di queste ultime è aumentato di quattro punti percentuali.
Tra coloro che si sono affidati agli specialisti, il 61% ha scelto una formula individuale piuttosto che un viaggio standard, favorito invece dai giovani e dagli anziani. Il 52% degli interrogati ha peraltro prenotato con meno di due mesi di anticipo.
Dal sondaggio emerge anche che gli svizzeri danno un forte peso alla sicurezza: la metà ha sottoscritto un'assicurazione di viaggio, di cui quasi uno su due una annuale. La situazione politica nel paese di destinazione è determinante per l'84% dei viaggiatori, contro il 59% l'anno scorso.
Ats