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MENDRISIOInsieme a Sinistra ancora perplessi sulla Distico/Swatch

10.09.14 - 06:27
Insieme a Sinistra ancora perplessi sulla Distico/Swatch

MENDRISIO - Nel settembre del 2013 Insieme a Sinistra aveva inoltrato, sottoscritta da rappresentanti di altri gruppi, un’interrogazione relativa alla domanda di costruzione di uno stabilimento della Distico/Swatch a Genestrerio. Si trattava a quel momento ancora del Piano di quartiere per un insediamento in località Prella sulla parcella 443.

 

Le domande del gruppo vertevano essenzialmente su tre aspetti:

- le dimensioni del capannone, 11'000 m2 per 13 m di altezza, e il loro impatto sul paesaggio;

- il traffico causato dai dipendenti e dai camion in una zona già al limite della capacità;

- il tipo di attività con posti di lavoro a basso reddito e non qualificati.

 

Le risposte ricevute, tuttavia, non hanno fugato le perplessità e contrarietà di Insieme a Sinistra che rimangono anche dopo la pubblicazione lo scorso agosto della domanda di costruzione per una “Nuova centrale di distribuzione” della Distico/Swatch.

 

Sull'argomento, quindi, vengono sollevati alcuni dubbi che elenchiamo qui di seguito:

- il fatto che la pianificazione sia stata effettuata a suo tempo dal Municipio di Genestrerio non giustifica la realizzazione di un edificio di tali dimensioni in una zona pregiata dal punto di vista del paesaggio;

- l’analisi, secondo la quale “il traffico prodotto dall’insediamento in oggetto, seppur non irrilevante, si pone al di sotto della soglia di traffico che la potenzialità edificatoria del fondo potrebbe provocare”, sarà corretta da un punto di vista tecnico ma, per chi è convinto che la potenzialità edificatoria della zona sia eccessiva, appare come il classico gatto che si morde la coda; in altre parole: né le dimensioni invasive della costruzione né il traffico che ne deriverebbe sono adeguati alla zona che andrebbero a toccare;

- anche per quanto riguarda il tipo di posti di lavoro si fa riferimento alle norme di PR dell’ex Comune di Genestrerio ma perché il Municipio di Mendrisio non ha pensato a una moratoria e all’armonizzazione dei PR dei comuni aggregati? Perché sacrificare prezioso terreno per un capannone dove non ci sarà traccia di ricerca o progettazione, ma solo assemblaggio di orologi? Perché reiterare politiche economiche e territoriali vecchie, completamente superate? Non ha senso creare altri posti di lavoro malpagati, ce ne sono migliaia in Ticino e nel Mendrisiotto, si cerchi di favorire chi porta innovazione e salari congrui.

 

Insieme a sinistra, in sostanza, ribadisce la propria indignazione per "i continui attacchi al nostro territorio" e sosterrà eventuali azioni che gli abitanti della zona volessero intraprendere "a tutela del luogo dove vivono e della loro qualità di vita".

 

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