Ferite e fratture per un giovane, ma il "securino" si difende
GINEVRA - I poliziotti hanno fatto irruzione, questo fine settimana, al Monte Cristo. Volevano mettere le mani su un agente di sicurezza reo di aver partecipato a una animata "scaramuccia". La lite, con tanto di percosse, era avvenuta in realtà nella notte di sabato 16 agosto, poco prima della chiusura del club, tra i frequentatori del locale e alcuni agenti. Allarmata, la polizia aveva dovuto intervenire.
"Quattro clienti feriti hanno presentato una denuncia contro le guardie di sicurezza e altri due hanno testimoniato", spiega il portavoce della polizia cantonale ginevrina. Dopo quel primo intervento, nel quale non era stato trovato l'aggressore, la polizia è comunque riuscita a risalire all'identità dell'uomo. Gli inquirenti dovranno ora ascoltare le varie deposizioni per ricostruire l'accaduto.
"Mi hanno buttato fuori e picchiato senza motivo, senza spiegazioni!", racconta Idriz*, 26enne. Il ragazzo ha concluso quella serata in ospedale riportando una doppia frattura al naso e nove punti su fronte e mascella. Stando alla sua testimonianza, i suoi amici volevano difenderlo, ma da qui è nato lo scontro che ha portato al ferimento di diverse persone.
La versione degli agenti, però, è molto diversa: le guardie avrebbero cacciato un giovane ubriaco che aveva schiaffeggiato la sua ragazza. Questo avrebbe innescato la lotta.
"Io non posso proteggere un agente che colpisce i clienti", riferisce intanto il direttore della società che si occupa della sicurezza del club. Ma al momento non sono previste sanzioni per l'agente: "Non penso che sia necessario venire alle mani, ma lascerò che le autorità facciano le loro indagini", conclude.
*Nome di fantasia.