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L'OSPITE"Un milione di sigarette al giorno per Sabatini" e "Mazzarri cerca già alibi"; il mercato secondo Arno

03.09.14 - 08:29
Chiusi i trasferimenti estivi, con Rossini abbiamo guardato quel che è capitato nella vicina Penisola ed eletto la sorpresa svizzera di questi mesi
Keystone
"Un milione di sigarette al giorno per Sabatini" e "Mazzarri cerca già alibi"; il mercato secondo Arno
Chiusi i trasferimenti estivi, con Rossini abbiamo guardato quel che è capitato nella vicina Penisola ed eletto la sorpresa svizzera di questi mesi
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ROMA (Italia) – Alle ore 23 di lunedì (non un minuto di più, c’è chi è rimasto scottato) si è chiusa la sessione estiva di mercato. Gli acquisti, quelli “pesanti”, in Europa li hanno fatti solo le compagini di Liga, Premier League e Bundesliga più il PSG. Le società che hanno i soldi veri, insomma. Le altre si sono invece dovute ingegnare con parametri zero, prestiti onerosi e formule strane per mettere le mani su qualche fenomeno in erba o su qualche campione bollito. È questo il caso dell’Italia dove, Roma a parte, le big non hanno convinto…

Come possono sperare, nel Bel Paese, di colmare il gap con le grandi europee se non spendono soldi?
“Questo è, ora, il campionato italiano – è intervenuto Arno Rossini - Non è ricco né competitivo. Per questo i dirigenti si devono un po’ arrangiare. Qualche buon affare, in ogni caso, lo hanno concluso anche oltre confine”.

Dacci una mano. Secondo te chi si è mosso meglio?
“La Roma, senza dubbio. Sabatini è un grande dirigente, è sicuramente stato il re dell’ultimo mercato. Fumerà un milione di sigarette al giorno ma quando si tratta di pallone non gli sfugge nulla. I giallorossi hanno piazzato il colpo Iturbe, un gran giocatore, e poi si sono assicurati calciatori del calibro di Cole, Keita e Manolas. E non hanno chiuso con un passivo, visto che hanno ceduto Benatia al Bayern. Sono davvero forti, sono davvero completi”.

Possono battere la Juventus?
“Ma certo, la Roma è la mia favorita per la vittoria dello scudetto”.

Nonostante la Champions League?
“L’Europa porta via punti, questo deve essere chiaro. I capitolini, in ogni caso, hanno qualità e caratteristiche per resistere al doppio impegno. E poi sono convinto che questa sarà l’ultima stagione di Totti. Il capitano ci terrà a fare bene e a dare più del massimo”.

Torniamo alla Juventus: si è parlato tutta l’estate ma i colpi sono arrivati con il contagocce. A Torino hanno corteggiato Iturbe, che è andato a Roma, pensato a Hernandez, che è passato al Real Madrid e sognato Falcao, che è volato a Manchester…
“Ma hanno preso Morata, Pereyra, Coman ed Evra. I bianconeri io li vedo solidi; le loro fortune però dipenderanno dai “vecchi”. Pirlo ha un anno e qualche acciacco in più, Tevez dovrà fare miracoli per confermarsi ai livelli della stagione passata, in difesa sono contati…”.

La novità è in panchina…
“I dirigenti sono stati costretti, dalla fretta, a puntare su Allegri dopo l’addio di Conte. Ma secondo me non sono caduti male. Il toscano è un grande allenatore, che ha già dimostrato di saper vincere. A me è sempre piaciuto molto, vedremo cosa combinerà”.

Altra big in Italia: il Milan…
“Il solito Galliani ha chiuso con i botti. Bonaventura, Van Ginkel…”.

Torres…
“No, lo spagnolo no, non lo vedo come un giocatore in grado di fare la differenza – ha continuato Rossini – credo che le sue migliori stagioni siano già passate, credo che ora sia “sbiadito”. Bonaventura invece è un grande acquisto: è un ragazzo giovane, bravo nell’uno contro uno e capace di creare superiorità numerica. Tenendo conto dei problemi societari e della ristrettezza economica, credo che il Diavolo abbia fatto bene. Io lo promuoverei”.

Rimaniamo a Milano, parliamo di Inter.
“C’è poco da dire. I nerazzurri hanno impostato il loro mercato sulla cessione di Guarin e… non hanno venduto il colombiano. L’unico giocatore degno di nota arrivato alla Pinetina è Vidic. Per il resto nulla. Non va affatto bene…”.

Dove può arrivare la Beneamata?
“L’ho vista  giocare, è un disastro. È una squadra senza identità, senza capo ne coda, e per questo bisogna incolpare i dirigenti. Poi gioca malissimo: Mazzarri ha già cominciato a cercare alibi…”.

Chiudiamo con gli svizzeri. Il trasferimento, tra i nostri, che più ti ha sorpreso?
“Michael Frey, passato dallo Young Boys al Lilla – ha terminato Arno - Il 20enne attaccante lo conosco bene, l’ho visto spesso allenarsi: è una bella scommessa per il campionato francese. È un po’ grezzo a livello fisico e tecnico ma ha grande volontà, potrebbe fare molto bene. Gli altri, Da Kasami a Dzemaili, penso abbiano fatto bene a cambiare aria: con motivazioni e stimoli nuovi potranno provare a lasciare il segno”.

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