Il consigliere nazionale Yannick Buttet ha denunciato il fatto che viene giustificato sottolineando che "non è un vino ufficiale"
PAYERNE - È scoppiato il caso a Payerne. In occasione dell’Air 14, la Patrouille Suisse festeggia i suoi 50 anni brindando con un vino italiano. Macchinisti, piloti ed ex piloti hanno ricordato le loro avventure innaffiandole con il Sondraia del 2009. “Non è un vino ufficiale”, si scusano.
"Non accetto questa scelta, è un errore inaccettabile", ha scritto su Twitter il Consiglio nazionale vallesano Yannick Buttet, che ha pubblicato le foto delle bottiglie su Twitter. "Questo vino non è in vendita nel corso dell’evento Air 14, queste bottiglie sono limitate solo alla pattuglia”, risponde Laurent Savary, portavoce per l'Air Force, per abbassare i toni della polemica. "Grazie al cielo! Resta il fatto che è offensivo per tutti i viticoltori svizzeri”, rincara la dose il consigliere.
Da parte dei viticoltori si è reagito con molto fair play, come riporta il TdG. Thierry Walz, vice presidente dell’associazione dei viticoltori svizzeri, si è limitato a dire: "Beh, non bevono nulla di nostro, va bene, non abbiamo molto da dire. Peccato che non abbiano usato un vino svizzero. Cene sono molti e buoni". Peter Keller, presidente dell’Ufficio del vino vodese: “Possono bere ciò che vogliono, ma si sbagliano a non bere i nostri vini!”.
Secondo 24 heures e Le Matin invece, le varie organizzazioni vinicole svizzere hanno reagito con forza.