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BERNABattuta d'arresto per l'economia svizzera

02.09.14 - 07:56
Il Pil è rimasto invariato rispetto ai primi tre mesi del 2014
Foto d'archivio (Keystone)
Battuta d'arresto per l'economia svizzera
Il Pil è rimasto invariato rispetto ai primi tre mesi del 2014

BERNA -Battuta d'arresto per l'economia svizzera: nel secondo trimestre il prodotto interno lordo (Pil) è rimasto invariato rispetto ai primi tre mesi del 2014. Dal confronto con lo stesso periodo dell'anno scorso risulta invece una progressione dello 0,6%. Da inizio gennaio a fine marzo l'economia elvetica era cresciuta dello 0,5% a livello trimestrale e del 2% a livello annuale.

La bilancia commerciale dei beni e servizi ha inciso in misura lievemente negativa sulla crescita del PIL, mentre i consumi privati hanno dato segnali leggermente positivi, indica la Segreteria di Stato dell'economia (SECO) in una nota odierna. Il contributo degli investimenti (edilizia, impianti e attrezzature) è stato pari a zero.

Dal lato della produzione (sviluppo del valore aggiunto settoriale), l'industria, il commercio all'ingrosso e i servizi finanziari (che rappresentano assieme circa il 40% del Pil) non hanno dato alcun impulso alla crescita. Anche i settori parastatali non hanno fatto registrare alcun aumento del valore aggiunto.

Nel secondo trimestre del 2014 le spese dei nuclei familiari e delle istituzioni private senza scopo di lucro al servizio delle economie domestiche (ISLED) sono aumentate dello 0,2% rispetto al trimestre precedente. Alla crescita hanno contribuito soprattutto le voci "Abitazione" e "Ricreazione e cultura". Le spese sanitarie hanno invece fornito un impulso negativo. Le spese per i consumi dello Stato e delle assicurazioni sociali hanno registrato per la seconda volta di seguito un andamento negativo (-0,3 %).

Gli investimenti fissi lordi sono rimasti stabili: quelli in impianti e attrezzature, trainati da informatica e veicoli, sono aumentati dello 0,7%, mentre quelli nel settore edile sono diminuiti nella stessa misura.

Le esportazioni di merci (esclusi metalli e pietre preziosi, e oggetti d'arte e d'antiquariato) sono aumentate dello 0,7%, grazie soprattutto agli articoli di gioielleria, mentre è diminuito l'export dell'industria meccanica, elettrotecnica e metallurgica (MEM).

Le importazioni di merci sono pure cresciute dello 0,7%, in particolare per i prodotti chimico-farmaceutici. Andamento positivo anche per macchinari/elettronica e metalli, mentre strumenti di precisione/orologi/gioielleria hanno invece subito un calo.

L'export di servizi (turismo compreso) è progredito dello 0,6%; l'import del 2,4 %.

Per quanto riguarda la produzione, in molti settori la creazione di valore aggiunto è rimasta pressoché identica tra il primo ed il secondo trimestre del 2014. Industria nonché approvvigionamento idrico ed elettrico hanno contribuito positivamente alla crescita del PIL, mentre nel settore finanziario e in alcuni settori economici parastatali la creazione di valore aggiunto è risultata invariata o leggermente in calo.

ats

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