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CANTONEArriva la nuova tassa sui parcheggi

02.09.14 - 07:30
Da 50 centesimi a un franco per posto auto, la tassa porterà 12 milioni di franchi nelle casse cantonali
Foto Ti Press
Arriva la nuova tassa sui parcheggi
Da 50 centesimi a un franco per posto auto, la tassa porterà 12 milioni di franchi nelle casse cantonali

BELLINZONA - Nelle casse del Governo dovrebbero entrare 12 milioni di franchi ma a pagare non saranno solo i grandi negozi ma anche le ditte con più di 100 dipendenti. Ieri il direttore del Dipartimento del territorio (Dt), Claudio Zali, ha incontrato le organizzazioni economiche per fare il punto della situazione sulla nuova tassa sui posteggi che vuole introdurre.

La misura era stata preannunciata già a febbraio scorso anche se i tempi si sono accorciati a causa dell'esigenza del Cantone di fare cassa e cosi la nuova tassa si aggirerà tra i 50 centesimi e un franco al giorno per ogni posteggio auto, messo a disposizione da centri commerciali e grandi ditte. Soldi che secondo le organizzazioni economiche alla fine ricadranno sulle ditte, ma soprattutto sui lavoratori.

La stima dei posteggi interessati è al momento vaga ma si aggirerebbe intorno ai 44mila posti. La tassa si basa dunque sull'esigenza di ridurre il debito dei trasporti pubblici che ammonta a circa 60 milioni e si lega a una base legale (’articolo 35 della Legge cantonale sui trasporti pubblici) che esiste già. Zali si occuperà di predisporre il regolamento di applicazione per meglio definire tutti i dettagli. La tassa sui posteggi come già annunciato nei mesi scorsi inoltre ha l'intenzione di limitare il traffico eccessivo che si è registrato negli ultimi anni in Ticino e di favorire invece una mobilità intelligente.

 

Alla proposta di Zali si sono dette contrarie le organizzazioni sindacali, che contestano il ricorso a una nuova tassa per equilibrare i conti pubblici, e che colpirà molte famiglie ticinesi. Lucibello presidente della Disti va oltre e parla di un possibile referendum per impedire l'applicazione della tassa, lamentando il fatto che a fronte della nuova disposizione non ci sono progetti per migliorare i trasporti e la viabilità.

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