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MAGADINOAl via la caccia, e i cacciatori vengono presi di mira

02.09.14 - 12:25
Fabio Regazzi: "Modo stupido e controproducente per protestare"
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Al via la caccia, e i cacciatori vengono presi di mira
Fabio Regazzi: "Modo stupido e controproducente per protestare"

MAGADINO - Appena iniziata la stagione venatoria - tanto amata da alcuni, quanto osteggiata da altri - ecco arrivare i primi problemi per i cacciatori. "Stamattina mi sono recato sul Piano per l'inizio della stagione della caccia. Arrivati sul luogo dove precedentemente avevamo costruito una postazione a circa 2 metri dal suolo, come indica la legge, io e un altro cacciatore siamo rimasti di stucco nel vedere che era sparito tutto. Nella notte qualcuno ha smontato e fatto sparire la nostra postazione".

Il cacciatore, ovviamente, è più che indispettito: "Non ho neppure trovato il legname usato per costruirla. Non so chi devo ringraziare per il gesto". Lo sfortunato, per giunta, non è l'unico ad aver subito il maltolto, se così si può definire: "Lo stesso è successo ad altri due cacciatori. Tutto distrutto. Hanno persino rubato i teli mimetici che si usano per il camuffamento. Stiamo valutando una denuncia contro ignoti".

 

La cosa non sorprende più di tanto Fabio Regazzi, presidente della Federazione Cacciatori Ticinesi: "Le possibilità sono molteplici. Potrebbe essere opera degli 'anticaccia'. C'è notoriamente una frangia abbastanza aggressiva che non si ferma davanti a niente. Potrebbe essere anche il risultato di gelosie fra cacciatori. Ma in questa circostanza lo escluderei".

 

Regazzi spiega quindi l'utilità di tali postazioni: "Sono obbligatorie per la zona del Piano, utili a ridurre il pericolo in caso di tiro. In questo modo il colpo va a conficcarsi nel terreno riducendo sensibilmente il rischio di sparare ad altezza uomo. Una soluzione, questa,voluta dall'Ufficio caccia e pesca, proprio per una questione di sicurezza per la popolazione".

 

Il consigliere nazionale non nascone i pericoli che potrebbero derivare da tale gesto: "Distruggere queste postazioni è persino controproducente, anche se la legge ne prevede obbligatoriamente l'utilizzo". Insomma, il rischio è quello di invitare il cacciatore ad agire altrimenti: "In ogni caso - prosegue Regazzi -, se vengono distrutte, il cacciatore non può fare il suo lavoro nelle zone del Piano. E la caccia in queste zone è stata aperta per contrastare i danni alle colture provocati dai cervi che, sempre di più, si rifugiano proprio da queste parti: a Claro, sul Piano di Magadino o nella Valle di Blenio. Qui si sentono evidentemente più al sicuro e poi trovano da mangiare".

 

Cacciatore o animalista, chi ha fatto sparire le postazioni rischia persino una sanzione: "Se gli autori dovessero essere presi saranno multati. D'altra parte c'è il danneggiamento di cose altrui. In tutte le categorie, purtroppo, ci sono delle teste un po' calde. Chi con questo gesto ha voluto lanciare un segnale lo ha fatto in un modo stupido e controproducente. Che non porta a niente se non ad esasperare gli animi".

 

La stagione venatoria - Fino al 20 settembre, e il fine settimana del 27 e 28 settembre, circa 2'000 appassionati prenderanno il fucile per cacciare 4 giorni in più rispetto agli scorsi anni. Il prolungamento della stagione è dovuto al fatto che la popolazione di cervi e cinghiali in Ticino ha oramai raggiunto un numero limite. La loro presenza va ridotta affinché boschi e vigneti siano preservati. Le quantità di capi restano sostanzialmente invariate.

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