Cerca e trova immobili

CORRISPONDENZA ESTEROBere una birra nel bar in rovina

02.09.14 - 06:00
I ruin pubs di Budapest: un’attrazione turistica che supera il concetto di bar
Jack Filippini
Bere una birra nel bar in rovina
I ruin pubs di Budapest: un’attrazione turistica che supera il concetto di bar

BUDAPEST - Una delle meraviglie della Budapest più underground sono i ruin pubs, letteralmente bar in rovina. In rovina sono infatti i palazzi in cui si trovano questi locali. Vecchi edifici che cadono a pezzi, decrepiti dentro e fuori. Edifici che qualche decennio fa erano appartamenti e uffici ma che a causa dell’abbandono non sono più abitabili, o quasi. I primi ruin pubs risalgono alla fine del secolo scorso, ma si tratta di una “filosofia”  d’occupazione non precisamente legale. Così, un bar poteva aprire i battenti e sparire definitivamente nel giro di pochi giorni. Dal 2000 la situazione si è legalizzata, autorità e “gestori” sono arrivati a un accordo: un affito irrisorio per non lasciare vuoto un edificio in disuso. Da allora Budapest ha visto spuntare diversi bar in rovina, soprattutto nelle strade dello storico Distretto VII. Al giorno d’oggi, alcuni di essi sono vere e proprie attrazioni turistiche e su tutti spicca il Szimpla Ker che nel 2012 è stato addirittura votato come terzo miglior bar al mondo.

La location decadente non è l’unica caratteristica di questi bar. Il mobilio, infatti, è da negozio dell’antiquariato e difficilmente vi troverete due sedie uguali. Spesso sembra che sia stato svaligiato l’appartamento della nonna; tavolini e sedie recuperati da vecchi cinema e soffitte polverose. Mobili ripescati direttamente dagli anni 60. La sensazione di caos e l’ambiente totalmente eterogeneo sono amplificati da una serie di oggetti inutili che hanno come unica pretesa quella di abbellire il locale e renderlo unico. Vecchi computer appesi alle pareti, bambole e tricicli sparsi per il locale, cartelli stradali e chi ne ha più ne metta, onestamente è difficile non farsi soprendere da qualche pezzo completamente fuori posto (cosa ci farà un paio di sci con tanto di scarponi appeso alla parete?). Una delle chicche è sicuramente la vasca da bagno a mo’ di panchina e le due carcasse di auto nella terrazza del bar  Szimpla.

Le pareti poi, oltre all’oggettistica varia e insensata, sono piene di frasi non sempre politicamente corrette lasciate dai clienti. Anche in questo caso l’estetica prevale sul significato. Deliri etilici condividono pochi centimetri di muro con citazioni filosofiche.

Un’altra particolarità dei ruin pubs è la loro multifunzionalità. Nonostante si avvicini maggiormente al concetto di bar che a quello di centro sociale, il bar in rovina raramente è un semplice locale dove bere una birra in compagnia. Nella maggior parte dei casi, infatti, si organizzano mostre e altre attività culturali; dalle pièce di teatro ai concerti live, dal cinema club ad altre performance artistiche alternative. Ancora una volta spicca per originalità il Szimpla Ker, nel quale, la domenica mattina, poche ore dopo che gli ultimi tiratardi hanno lasciato il locale, riapre i battenti per ospitare un vero e proprio mercato: bancarelle di formaggi, frutta e verdura freschi, salse e specialità ungheresi, chili di paprica, salsicce e pane fresco. Ditemi voi se un posto così non merita una visita?

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE