Il tedesco, uscito dopo aver subito un colpo alla testa nella finale Mondiale, non recupererà i ricordi di quella magica (per i suoi almeno) serata
MÖNCHENGLADBACH (Germania) – Mezzora di gioco e poi più nulla, il buio. Questa è stata la finale Mondiale per Christop Kramer.
Il 23enne tedesco, costretto ad abbandonare la “partita della vita” a causa di un colpo involontario subito dall'argentino Ezequiel Garay, non recupererà più i ricordi di quella magica serata (per i tedeschi almeno). “I medici sono sicuri che i ricordi di quella parte della finale non torneranno – ha ammesso proprio il centrocampista in un'intervista concessa a Focus – ma mi hanno anche rincuorato confermandomi che l'incidente non avrà conseguenze a lungo termine”.
Nel match di Ro de Janeiro contro l'Argentina Kramer, dopo il colpo subito, aveva chiesto all'arbitro Rizzoli se davvero si stesse giocando la finale Mondiale...