CANTONE"Gli stranieri scontino la pena nel loro Paese di origine"

Silvano Bergonzoli ha constatato la scelta del Consiglio di Stato ginevrino per la quale i detenuti stranieri dovrebbero scontare la pena nei loro Paesi di origine, una misura che permetterebbe di lottare contro il sovraffollamento carcerario. "La richiesta del CdS, secondo cui la riflessione su questo tema potrebbe giovare all’insieme dei Cantoni, è stata inviata al Dipartimento federale di giustizia e polizia”.

"Chiaramente la proposta andrà affinata - spiega Bergonzoli - in particolare bisognerà stipulare degli accordi ben precisi con i vari Paesi di origine che contemplino l’obbligo di scontare la pena inflitta (quindi nessuna possibilità di riduzioni o indulti vari, senza il consenso dell’autorità svizzera)".

Visto quanto precede, si chiede al Consiglio di Stato:

1. Una misura del genere potrebbe risolvere il problema del sovraffollamento carcerario?

3.Questa misura potrebbe avere un effetto deterrente nei confronti dei potenziali delinquenti stranieri, anche considerato che le condizioni detentive in Svizzera sono nettamente migliori rispetto a quelle degli altri Paesi?

4.Una proposta del genere è attuabile? Se no, per quali motivi?

5.Qual è attualmente il quadro giuridico in relazione al rimpatrio dei delinquenti stranieri? Si prevedono sviluppi in tale ambito?

6.Come si pone di fronte a tale problematica e quali sono i suoi intendimenti ?

Altre domande di carattere finanziario:

7. Ne trarremmo dei benefici finanziari (minori spese)? Quantificabili in quanto ( stima di  massima)?

8. Quanto costa in Ticino, giornalmente, alla comunità un detenuto?

9. A quanto ammontano, annualmente, le spese di assistenza giudiziaria, poste a carico della comunità, relative ai detenuti? Si richiedono le cifre, anche indicative, degli ultimi 3 anni.

10. Condivide l’idea di riconoscere un risarcimento finanziario alle Nazioni che permettessero ai loro connazionali, condannati in Svizzera, di scontare in loco?