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VALLESELo sparatore di Daillon ha problemi psichici, e potrebbe rifarlo

29.08.14 - 14:31
La perizia psichiatria parla di schizofrenia. Nel gennaio 2013 l'uomo uccise tre persone e ne ferì due
Foto Keystone Laurent Gillieron
Lo sparatore di Daillon ha problemi psichici, e potrebbe rifarlo
La perizia psichiatria parla di schizofrenia. Nel gennaio 2013 l'uomo uccise tre persone e ne ferì due

SION - L'autore della sparatoria che il 2 gennaio del 2013 ha causato tre morti e due feriti a Daillon (VS) soffre di turbe psichiche. Lo conferma una perizia psichiatrica che non esclude un rischio di recidiva.

 

"I disturbi del mio cliente erano già stati diagnosticati ben prima del dramma", ha detto all'ats l'avvocatessa Audrey Wilson-Moret, rispondendo in merito ad una notizia diffusa oggi da "20 Minutes". La perizia parla di schizofrenia e rischi di recidiva dell'accusato.

 

L'autore della sparatoria, allora 33enne, la sera dei fatti aveva un'alcolemia di almeno l'1,75 per mille, avendo trascorso il pomeriggio in vari locali pubblici. "Problemi psichici e alcol non si sposano bene, ma l'alcol non sarebbe bastato a provocare il dramma", secondo Audrey Wilson-Moret.

 

"Il procuratore incaricato del caso e le parti hanno chiesto una seconda perizia psichiatrica", ha confermato all'ats il ministero pubblico vallesano. Il codice penale esige due valutazioni per poter ordinare un internamento a vita. L'istruttoria è stata aperta per assassinio, eventualmente omicidio intenzionale, nonché messa in pericolo della vita altrui e lesioni gravi. L'accusato rischia la reclusione a vita.

 

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l'uomo - beneficiario di una rendita di invalidità e già ricoverato in una clinica psichiatrica nel 2005 - ha dapprima aperto il fuoco dalla finestra del suo appartamento a Daillon, villaggio situato pochi chilometri a nord-ovest di Sion. Ha poi continuato la sparatoria in strada. In totale ha esploso una trentina di proiettili con un vecchio moschetto e un fucile a pallini.

 

Sono rimaste uccise tre donne, di 79, 54 e 32 anni, l'ultima madre di due figli piccoli. I colpi hanno anche provocato due feriti: il compagno 33enne di una delle donne uccise ed un 63enne, zio dello sparatore. Lo stesso omicida è stato ferito al torace dalla polizia, intervenuta per mettere fine al massacro.

 

Nel corso di un interrogatorio l'imputato ha affermato di aver sparato per regolare una vecchia disputa famigliare. A casa sua sono state trovate numerose armi: fucili, pistole, baionette, coltelli, sciabole, munizioni ed un lanciarazzi anticarro. Quasi tutte le armi erano state acquistate legalmente da armaioli o da privati.

 

Ats

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