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CANTONELa scuola ticinese guarda al futuro pensando all'individuo

29.08.14 - 12:53
Diversi i progetti per aiutare insegnanti e alunni nel loro percorso scolastico
KEYSTONE/Salvatore Di Nolfi
La scuola ticinese guarda al futuro pensando all'individuo
Diversi i progetti per aiutare insegnanti e alunni nel loro percorso scolastico

BELLINZONA - Il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport ha presentato il nuovo anno scolastico al via lunedì. Il bilancio è positivo.

Collocamento/Insegnanti - Tutti i posti vacanti, sia nelle scuole dell’infanzia, sia alle scuole elementari sono stati coperti grazie a una strategia globale del DECS. Di questa fa parte in primo luogo l’aumento di una classe salariale delle retribuzioni di questi docenti a partire da settembre 2014, cosa che ha sicuramente contribuito al rientro nell’insegnamento di un buon numero di inattivi. Se per l’anno scolastico in corso la situazione è sotto controllo, si ricorda che la problematica della mancanza di docenti si protrarrà anche nei prossimi anni. Per far fronte a queste difficoltà sono state adottate diverse misure come l’aumento delle ammissioni al DFA e l’istituzione, a partire dall’anno scolastico 2014/15, di un MAS in insegnamento nella SE come diploma aggiuntivo per docenti SI. Si sta provvedendo a misure di sostegno a docenti in difficoltà.

Centro di risorse didattiche e culturali (CERDD) e sperimentazioni - A partire da quest’anno scolastico il Centro didattico cantonale, che cambierà denominazione in Centro di risorse didattiche e culturali (CERDD) da gennaio 2015, si occuperà di sostenere e coordinare progetti educativi che integrino nelle pratiche didattiche le nuove tecnologie dell’informazione incoraggiandone l’uso consapevole. La lista delle sperimentazioni nell’ambito della tecnologia e dell’educazione è lunga. Il prossimo anno scolastico darà inoltre alla luce un prototipo di portale globale e multilivello per l’intero DECS che, oltre agli attuali contenuti informativi, comprenderà uno spazio nel quale tutti i docenti potranno condividere i propri materiali didattici in maniera interattiva.

Scuola dell’obbligo - Continua la consultazione interna del Piano di studio della scuola dell’obbligo ticinese: sono stati istituiti undici gruppi di discussione composti di operatori rappresentanti dei diversi gradi scolastici. Il gruppo di lavoro incaricato di riflettere su una riforma della scuola obbligatoria si incontra regolarmente da agosto 2013 e, dopo un’attenta analisi della situazione attuale e di diversi scenari possibili, sta sviluppando concretamente le prime idee all’insegna di due concetti chiave: continuità e innovazione per valorizzare l’individuo.

Sportivi d’élite - Da settembre 2014 l’Ufficio Gioventù e sport e l’Ufficio dell’educazione fisica scolastica saranno riuniti in una sola unità amministrativa, l’Ufficio dello sport. All’interno di questo nuovo ufficio sarà attivo, come lo è già stato finora, il settore della scolarizzazione dei talenti sportivi e artistici. Il suo fine è di permettere ai giovani scolarizzati nelle scuole pubbliche cantonali e considerati talenti a livello sportivo o artistico, di conciliare nel migliore dei modi l’attività sportiva/artistica e l’impegno scolastico.

Scelte dei giovani dopo l’obbligo scolastico - La fotografia sulle scelte dei 3360 giovani che hanno terminato a giugno la scuola dell’obbligo non è definitiva. Al momento attuale la situazione sulle scelte si presenta in questo modo: il 25.4% di chi ha concluso la scuola dell’obbligo (23.7% nel 2013) si indirizza verso un apprendistato in azienda. Il 23.5 (23.9% nel 2013) sceglie una scuola professionale a tempo pieno e il 41.1% (42.4% nel 2013) la via del medio superiore (suddiviso a sua volta fra 31.2% Liceo, 7.1% Scuola cantonale di commercio, 2.8% Scuole medie superiori private). Il 9.9% che resta si suddivide su varie scelte transitorie, fra cui il 2.4% che sceglie la ripetizione della quarta e il 3.2% circa il pretirocinio.

Pretirocinio - I giovani che scelgono la via dell’apprendistato in azienda si suddividono poi in un 15.8% verso il settore artigianale e industriale, un 7% verso il commercio e la vendita e il restante 2.6% nel settore sanitario e delle cure del corpo; per quanto concerne la campagna di collocamento, al 26 agosto sulle 4'991 aziende interpellate erano 1’472 (1’488 nel 2013, 1'478 nel 2012, 1’536 nel 2011 e 1’494 nel 2010) le aziende disposte a formare. Esse offrivano complessivamente 3’099 posti di apprendistato (3’052 posti nel 2013, 3’112 nel 2012, 3'224 nel 2011 e 3'202 nel 2010). Il numero di aziende formatrici disposte ad assumere apprendisti appare sostanzialmente stabile, mentre il numero di posti a disposizione registra un lieve aumento; sono 2’167 i giovani che hanno stipulato un contratto di tirocinio, erano 1’981 nello stesso periodo nel 2013. 822 sono i posti in trattativa e 110 i posti ancora liberi, anche se per molti di questi la procedura di selezione si sta chiudendo; sempre al 26 agosto gli apprendisti frontalieri sono in totale 607 (696 nel 2013).

Con decisione del 6 maggio 2014 il Consiglio di Stato ha voluto dare priorità di collocamento in apprendistato ai giovani residenti nel Cantone rispetto ai frontalieri maggiorenni nati nel 1995 o prima di tale data. Per il collocamento dei giovani minorenni è stata istituita una Task-Force (TF) sotto la direzione della Divisione della formazione professionale (DFP) e in collaborazione con l’Ufficio dell’orientamento scolastico e professionale (UOSP). 

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