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LUGANOBSI, taglio di 130 posti in Ticino

28.08.14 - 15:10
L'istituto di credito ha informato il personale, attraverso una nota interna, del progetto di ristrutturazione biennale chiamato "Piano Agility"
Foto d'archivio (Tipress)
BSI, taglio di 130 posti in Ticino
L'istituto di credito ha informato il personale, attraverso una nota interna, del progetto di ristrutturazione biennale chiamato "Piano Agility"

LUGANO - Come annunciato ad inizio agosto, in occasione della presentazione dei risultati semestrali, BSI ha informato i dipendenti del programma di ristrutturazione "Piano Agility".

Nella giornata di oggi la direzione ha trasmesso a tutto il personale una nota interna in cui si annuncia il piano di ristrutturazione, che prevede, nel biennio 2014-2015, il taglio di 160 unità, di cui 130 in Ticino.

Martedì scorso la commissione del Personale è stata informata dalla direzione delle Risorse Umane della soppressione di posti di lavoro quantificata in 200 unità.

Una quantità che si potrà ridurre grazie ai prepensionamenti, al turnover fisiologico e alla soppressione delle posizioni vacanti. Questo permette alla banca di contenere la riduzione in 160 posti di lavoro a livello globale (di cui 130 in Ticino) per il periodo ottobre 2014 – dicembre 2015. 

Dall’ufficio stampa dell’istituto di credito si apprende che, “come già annunciato in diverse occasioni, BSI ha lanciato a inizio 2014 un programma volto a incrementare l’efficienza organizzativa e operativa della banca attraverso una riduzione delle complessità e una maggiore focalizzazione sui mercati e segmenti più profittevoli. Tale programma prevede anche una riduzione dei costi operativi, partita a luglio, e di quelli del personale. Per quel che riguarda le spese del personale, dopo che la banca ha operato sui costi non riguardanti i posti di lavoro, si è reso necessario intervenire con una riduzione dell’organico di Gruppo attualmente stimata in circa 160 unità sia nelle sedi svizzere che in quelle estere. Tali interventi, che saranno attuati progressivamente da ottobre 2014 a dicembre 2015, riguarderanno principalmente il Ticino dove la banca conta circa la metà dei dipendenti, mentre per il resto della Svizzera e nelle altre sedi estere prevediamo un impatto marginale. Sono tuttora in corso le consultazioni con la Commissione del Personale e le parti sociali per individuare un piano sociale che contenga le misure socialmente più responsabili e sostenibili per cui il piano è ancora soggetto a modifiche”.

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