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CANTONEScuola mia, quanto mi costi: ma online si risparmiano almeno 100 franchi

28.08.14 - 11:13
Duecento franchi per elementari e medie, 500 per le superiori. Rifornirsi di libri sul web consentirebbe anche di dimezzare la cifra: ma in Svizzera non piace
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Scuola mia, quanto mi costi: ma online si risparmiano almeno 100 franchi
Duecento franchi per elementari e medie, 500 per le superiori. Rifornirsi di libri sul web consentirebbe anche di dimezzare la cifra: ma in Svizzera non piace

LUGANO - Calcolatrice alla mano, il conto è salato per tutti. Ricomincia la scuola e nel bilancio familiare si aggiunge una voce di spesa robusta: che il proprio figlio abbia pochi anni oppure si appresti a iniziare il liceo. Perché è vero che il costo maggiore è per lo studente delle superiori, alle prese con libri di testo di cui finora il genitore non si doveva fare carico: ma anche 200 franchi per zaino, astuccio e qualche altra cianfrusaglia di necessità non sono un importo indifferente.

 

Alla cartoleria Donati di Losone, in questi giorni, non c’è tregua. «Gli affari stanno andando molto bene – conferma Michele Donati, presidente dell’Unione ticinese cartolai – Le famiglie sono rientrate, gli acquisti sono cominciati. Per un bimbo delle elementari si spendono in media 200 franchi. Centoventi lo zaino: si preferisce il Seven che è più rigido, adatto a una schiena giovane. Cinquanta l’astuccio completo. Alle medie lo zaino costa meno: 79 franchi i maschi, 59 le ragazze. Va di moda il marchio Dakine. Il trolley no, qui non funziona. L’astuccio vuoto sono altri 12 franchi: ma alle medie se ne devono aggiungere 50-60 per integrare lo stock di undici prodotti forniti a inizio anno, che non è completo né sufficiente».

 

Quaderni, raccoglitori con i fogli, gomma, matita, penna stilo, cartucce, squadra con goniometro, righello vengono distribuiti i primi giorni, assieme al diario fornito dal Cantone. Alle superiori non più, ma queste spese restano comunque irrisorie. Salvo chi si ostina a voler portare la borsa a tracolla - «Cento franchi, ne abbiamo venduta qualcuna» - si tende a riciclare il vecchio zaino: «Se è di qualità è garantito almeno cinque anni, ma può farne almeno otto. Cambia anche il modo di studiare: meno quaderni, più fogli per appunti».

 

Ma la spesa per i libri di testo fa lievitare i conti oltremisura: la cifra di «300 franchi in media» è a dir poco ottimistica, se riferita a chi comincia. Roberto, al primo anno del liceo Cantonale di Mendrisio, sa già che spenderà almeno 470 franchi: non sa ancora invece quali altre soluzioni adotteranno i docenti di economia e diritto, di informatica, italiano, pedagogia, religione, in parte greco, che nella lista dei libri di testo per l’anno 2014/15 suggeriscono semplicemente di «attendere le indicazioni dei docenti all’inizio dell’anno». Il rischio che questa frase, ripetuta qua e là, significhi un incremento della somma è tutt’altro che peregrino. I quattordici volumi al momento sicuri, prezzi di catalogo controllati con l’ausilio della libreria “Il segnalibro” di Lugano e peraltro privi della certezza che siano aggiornati, fanno un totale di 437,30 franchi, più una cinquantina di franchi almeno per il testo di chimica attualmente fuori catalogo. Biologia il più caro, 72,80 franchi per i volumi A B e C; 50,10 franchi fisica; 43,90 inglese; 45,30 il primo vocabolario di greco antico, e poteva andare peggio.

 

L’alternativa? Meglio usare il plurale: perché per spendere meno le soluzioni sono almeno un paio. Entrambe viaggiano su internet, ma in modi totalmente differenti. Gli stessi volumi acquistati online, prezzi in euro su amazon.it per case editrici italiane, costano in totale 318,54 euro, poco più di 380 franchi e quasi 100 in meno dell’acquisto in libreria. Cifra che scende addirittura a 222,11 euro, 270 franchi circa, se si opta per l’usato, dove disponibile. Biologia, per esempio, costa 39,52 euro, 23,25 l’usato; fisica 29,67, usato non disponibile. Il vocabolario di greco può scendere anche a 21,40 euro, se ci si adatta. E già, il bel mondo dorato dei libri usati dai predecessori in classe. L’associazione svizzera consumatori ha offerto la possibilità di scambiarsi i libri online: «Ma al momento, nel nostro mercatino virtuale, risultano solo tre offerte – confessa Laura Billa di Acsi – Magari, a scuole cominciate, andrà meglio. Però è vero: qui si tende a volere il libro nuovo. La gente preferisce scambiare figurine».

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