L'occupazione è cresciuta dello 0,7% sia nel settore secondario (+8000 posti) che nel terziario (+21'000). Espresso in equivalenti a tempo pieno, il volume di addetti ammonta così a 3,541 milioni.
Nel secondario l'andamento è stato leggermente positivo nel ramo "attività manifatturiere" (+2000; +0,3% annuo) grazie in particolare al risultato dell'industria orologiera (+3000; +3,0%). Continua l'evoluzione positiva pure nel ramo "costruzioni" (+4000; +1,4%).
Nel settore terziario, spiega l'UST in un comunicato, la crescita dell'occupazione ha subito un rallentamento, ma nella maggior parte dei rami è stato osservato un andamento positivo su base annua. Il miglioramento più significativo è stato registrato nuovamente nel ramo "trasporti e comunicazione" (+7000; +2,1%), mentre nel ramo "sanità" la progressione si è fortemente indebolita (+1000; +0,2%).
Sei grandi regioni su sette evidenziano dati in crescita: l'aumento maggiore è stato osservato nella Svizzera nordoccidentale (+1,5% annuo), mentre nella Svizzera centrale il numero di addetti è calato (-0,2%).
Nel settore secondario è stata osservata una diminuzione nella Svizzera orientale (-0,9%) mentre nel settore terziario risultano in flessione l'Espace Mittelland (-0,2%) e la Svizzera centrale (-0,6%). In Ticino gli addetti erano in totale 185'000 (+0,7%), di cui 49'000 nel settore secondario (+2,2%) e 136'000 nel terziario (+0,2%).
L'UST afferma inoltre che nel secondo trimestre si contavano 1700 posti liberi in più sulla piazza economica svizzera rispetto al corrispondente periodo del 2013 (+3,3%). Favorevoli (+0,8%) le prospettive per il prossimo trimestre: il 73% delle imprese intendono infatti mantenere stabile il proprio organico, l'11% ha segnalato di voler aumentarlo e solo il 3,9% prevede un calo.