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CANTONE / ITALIACaso Carige, l'Italia accusa: "La Svizzera fa muro"

28.08.14 - 08:15
I pm genovesi sostengono di non aver ricevuto tutti i documenti richiesti
Caso Carige, l'Italia accusa: "La Svizzera fa muro"
I pm genovesi sostengono di non aver ricevuto tutti i documenti richiesti

GENOVA - Battuta di arresto per l'inchiesta sul caso Carige a Genova. La causa, secondo quanto scrive Il Secolo XIX, è l'opposizione elvetica alle rogatorie internazionali richieste dagli inquirenti genovesi.

 

Al centro della diatriba ci sono le carte sequestrate nel filone d'inchiesta che vede protagonista l'imprenditore luganese Davide Enderlin, arrestato alcuni mesi fa. In particolare si tratterebbe delle posizioni di due notissimi professionisti ticinesi: Fabio Soldati e Rocco Olgiati, i cui uffici erano già stati oggetto di una perquisizione da parte del Ministero pubblico della Confederazione lo scorso mese di giugno.

 

I nomi dei due avvocati luganesi sarebbero stati registrati durante alcune intercettazioni telefoniche, e – stando a indiscrezioni di stampa pubblicate a giugno - sarebbero legati ad un giro di soldi servito per la compravendita dell'hotel Holiday Inn di Lugano.

 

Lo scontro tra magistratura italiana e svizzera si gioca sui limiti della cooperazione internazionale sulle informazioni di carattere finanziario e giudiziario. In sostanza i pubblici ministeri di Genova sostengono che i colleghi elvetici non hanno fornito tutte le informazioni che erano state richieste. Nell'articolo viene tirato in ballo, seppure non in maniera esplicita (a parte il titolo 'Carige e la massoneria, muro dalla Svizzera'), il ruolo di presidente che l'avvocato Olgiati ricopre in seno alla loggia massonica Il Dovere.

 

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