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BELLINZONALurati: "Il PS e Bertoli guardano avanti: una pianificazione industriale è necessaria"

27.08.14 - 21:00
Il presidente è intervenuto in apertura della serata del Comitato cantonale del Partito socialista
Ti-Press/Carlo Reguzzi
Lurati: "Il PS e Bertoli guardano avanti: una pianificazione industriale è necessaria"
Il presidente è intervenuto in apertura della serata del Comitato cantonale del Partito socialista

BELLINZONA – La serata del Comitato cantonale del Partito socialista, riunitosi presso la casa del Popolo a Bellinzona mercoledì sera, è stata aperta da un intervento del presidente Lurati a sostegno di Bertoli, occasione questa anche per discutere della pianificazione industriale del Cantone.

Non senza ironia il presidente ha sottolineato come ad alcuni è bastato il periodo estivo per scollegare il cervello “tanto da non trovare di meglio che contestare il presidente del Governo per aver detto quello che tanti cittadini pensano, ma non hanno il coraggio di esprimere per paura di essere messi alla gogna la domenica successiva” attraverso i social network. La critica più dura, però, Lurati l'ha riservata “alla posizione prese dai due presidenti dei partiti cosiddetti di centro, dopo che il ministro socialista, occasionalmente presidente del Governo, ha buttato sul piatto delle discussioni la possibile acquisizione di terreni industriali da parte dello Stato in maniera da poter gestire al meglio il futuro industriale di questo Cantone”.

“Bertoli - ha voluto sottolineare Lurati - ha una sua testa e una sua indipendenza dal partito e quindi, fortunatamente, da sempre riflette su quello che dice e da sempre lo fa in maniera prospettica e non guardandosi l’ombelico. Se momentaneamente siete a corto di idee perché troppo impegnati a scimmiottare proprio quelli che avete eletto a nemico numero uno, ciò non significa che il partito socialista o il suo ministro debbano fermarsi ad aspettarvi finché avete trovato una strategia per trarvi d’impaccio. Bertoli, non ha detto niente di diverso da quanto da anni andiamo affermando noi e ultimamente comincia ad essere condiviso anche da altri”.

“Se questo Cantone vuole assicurarsi un minimo di tessuto industriale all’avanguardia – ha continuato - deve darsi una mossa e rivedere velocemente una pianificazione deleteria che sta massacrando il territorio a favore di insediamenti di infimo livello che continuano a produrre occupazione sottopagata e spesso anche precaria. Pertanto, un intervento pubblico che permetta di assegnare nuove zone industriali solo a quelle aziende che possono garantire un elevato valore aggiunto con stipendi normali a persone che vivono in Ticino avrebbe come conseguenza l’elevazione degli standard salariali e un maggiore rispetto del territorio nel contesto di una crescita sostenibile. La proposta c'è, da discutere, non rivoluzionaria, ma chiaramente innovativa alle nostre latitudini. Bisogna alzare la testa per operare a favore di un tessuto sociale e culturale capace di confrontarsi a viso aperto con le sfide che ci attendono”. 

Lurati ha poi voluto criticare le discussioni in merito alla revisione parziale della L-rilocc e alla modifica della legge sulle stime immobiliari. 

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