La vicenda giudiziaria riguarda l'arbitrato che nel 2008, quando la Lagarde era ministro dell'Economia, chiuse l'annoso contenzioso tra l'uomo d'affari Bernard Tapie e il Crédit Lyonnais, per la consulenza nella cessione del marchio sportivo Adidas.
Lagarde è sospettata di essere andata al di là del proprio ruolo di ministro nel decidere di affidare la questione a un arbitrato, invece che alla giustizia ordinaria.
L'arbitrato si chiuse con il riconoscimento a Tapie di un indennizzo da 400 milioni di euro per il comportamento scorretto della banca. Sotto osservazione c'è anche la decisione del ministero - parte in causa in quanto proprietario della società che raggruppò i debiti del Crédit Lyonnais dopo la sua nazionalizzazione - di non fare ricorso contro la sentenza.
Nello stesso procedimento, l'ex capo di gabinetto della Lagarde, Stéphane Richard, che oggi è amministratore delegato del gruppo di telecomunicazioni Orange (ex France Telecom), è stato messo nei mesi scorsi sotto inchiesta per truffa e favoreggiamento.