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FRANCIAHollande si gioca tutto

26.08.14 - 20:46
Il governo Valls 2 è formato da fedelissimi, niente più spazio alla sinistra socialista
Foto Keystone
Hollande si gioca tutto
Il governo Valls 2 è formato da fedelissimi, niente più spazio alla sinistra socialista

PARIGI - L'ora è grave, Francois Hollande l'ha capito e ha schierato in campo una squadra di fedelissimi. Basta con le concessioni, le aperture, gli approcci morbidi. L'aveva annunciato ieri, chi vuole stare nel 'Valls 2' deve condividere totalmente le linee del presidente per guidare la Francia. Per la sinistra socialista, il ribelle Montebourg, gli ecologisti e gli antirigore, è notte fonda.

Trentasei ore di totoministro incessante non erano bastate a svelare l'identità dell'uomo più importante del nuovo governo Valls, l'uomo che prende il posto di Arnaud Montebourg che ha capeggiato la rivolta. Ministro dell'Economia sarà Emmanuel Macron, 36 anni, liberal, uomo di Hollande, alle spalle grandi studi e ancor più grandi istituti bancari. Non c'è più spazio per chi punta i piedi contro la politica europea, per chi accusa la politica di rigore di essere la causa della crisi: "In momenti come questi - ha tuonato in serata il premier Valls in diretta al telegiornale - servono due cose, dignità e coerenza".

Al 17% della popolarità, un minimo storico per un presidente, trascorso oltre metà mandato, Hollande ha capito che sarebbe stato meglio rischiare di non avere i voti in Parlamento per non aver imbarcato altre sensibilità che reggere un'altra spallata dall'interno del governo.

Manuel Valls, appena 5 mesi fa additato come uomo della provvidenza, ha già perso nove punti di popolarità, la sua poltrona brucia, ci sono 50 miliardi da trovare per rimettere in piedi i conti del Paese. Il presidente, al quale viene rimproverato spesso di non saper decidere, stavolta ha deciso, eccome.

Nel cortile dell'Eliseo, all'annuncio dei nomi del nuovo governo, si è più volte alzato un brusio mai sentito fra i giornalisti presenti. Come quando è risuonato il nome della trentaseienne Najat Vallaud-Belkacem, prima discussa come portavoce del governo, poi come ministra dei Diritti della donna, dei Giovani e dello Sport, ora addirittura prima donna responsabile dell'Educazione nazionale.

Si sa che è il ministero forse più delicato per l'opinione pubblica francese, e stavolta è addirittura esplosivo, visto che Najat Vallaud-Belkacem vi sbarca a una settimana da un rientro a scuola che promette scintille, con l'esordio della riforma dei ritmi scolastici che ha fatto litigare per mesi tutti i francesi. Anche Fleur Pellerin, arrivata al ministero della Cultura quanto meno a sorpresa. Restano tutti gli altri fedelissimi, Segolene Royal compresa, a cominciare da Stephane Le Foll, portavoce e ministro dell'Agricoltura; escono i tre ammutinati, Montebourg, Benoit Hamon e Aurelie Filippetti. Christiane Taubira, personaggio emblematico della sinistra, da alcuni indicata anche lei in uscita, resta invece al suo posto di ministro della giustizia.

È il governo di Hollande ma è anche la vittoria di Valls, che stasera ha chiarito il suo pensiero: "Sentimenti di amicizia mi legano a Montebourg - ha spiegato - ma sono mesi che da lui e da altri ministri veniva messa in discussione la linea politica del presidente, quella approvata dall'Assemblea nazionale. È ora di dire basta a questo spettacolo".

Nelle ore prima dell'annuncio si è parlato di ingresso dei centristi, dei Verdi, addirittura dell'ex leader comunista Robert Hue nel governo. Nulla di più lontano dalla realtà, il governo è monocolore, la sinistra del partito e le voci dissidenti sono state fuori. Fin dai prossimi giorni si capirà quante possibilità ha Hollande di vincere questa sua estrema scommessa: "Con Macron, un banchiere, il governo si consegna all'alta finanza che doveva combattere", ha già commentato il Front National. Najat Vallaud-Belkacem all'Educazione Nazionale? "Un'intollerabile provocazione", ha detto Christine Boutin, capofila dei cattolici di centrodestra.

ats

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