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UNIONE EUROPEALa Germania si ferma, ma Draghi aiuta euro e borse

25.08.14 - 21:13
Continua a perdere colpi l'economia tedesca ma le borse sorvolano - sulla scia delle parole di Mario Draghi
Foto d'archivio (Keystone)
La Germania si ferma, ma Draghi aiuta euro e borse
Continua a perdere colpi l'economia tedesca ma le borse sorvolano - sulla scia delle parole di Mario Draghi

FRANCOFORTE - Continua a perdere colpi l'economia tedesca ma le borse sorvolano - sulla scia delle parole di Mario Draghi, secondo cui la Bce è pronta a mettere in campo nuove misure straordinarie contro lo spettro della deflazione nell'eurozona - e chiudono la seduta col botto.

Dopo la brusca flessione dello 0,2% del Pil nel secondo trimestre, in Germania cala per il quarto mese consecutivo ad agosto la fiducia delle imprese, col relativo indice Ifo in discesa a 106,3 punti da 108 di luglio e contro attese per un calo più contenuto a 107. Gli analisti spiegano che il nuovo calo dell'indice rispecchia la stagnazione dell'attività economica nell'eurozona, la crisi ucraina e il conseguente scontro Ue-Russia con le relative sanzioni che stanno colpendo l'export tedesco verso Mosca.

La Bundesbank la settimana scorso ha avvertito che "i dati macroeconomici attuali gettano un'ombra sulla crescita" della Germania che, secondo le stime di giugno della stessa banca centrale tedesca, dovrebbe segnare un +1,9% quest'anno e un +2% l'anno prossimo.

Ma il calo della fiducia delle imprese tedesche non ha fermato tuttavia la corsa al rialzo delle Borse europee, che hanno beneficiato dell'ennesimo 'effetto Draghi'. Infatti le misure "non convenzionali per salvaguardare le aspettative di inflazione (crescita, ndr) nel medio-lungo termine", annunciate dal presidente della Bce venerdì scorso al summit della Fed di Jackson Hole, in pratica un piano di acquisti di bond su larga scala (quantitative easing), hanno dato slancio ai listini finanziari a partire dall'Asia, per sollecitare poi gli acquisti in Europa.

Molto bene hanno così chiuso Milano (+2,30%), Parigi (+2,10%), Francoforte (+1,83%) e Madrid (+1,81%). Chiusa Londra per il tradizionale Bank Holiday di fine agosto. Oltreoceano lo S&P 500, ossia l'indice generale della Borsa di New York, è volato per la prima volta oltre l'asticella dei 2.000 punti. Effetto Draghi anche sui titoli di Stato dell'eurozona con una pioggia di acquisti da parte degli investitori. Lo spread tra Btp italiano e Bund tedeasco è sceso a 153 punti base mentre il rendimento del titolo della Penisola è crollato al nuovo minimo storico del 2,44%, quello sul Bund al minimo record dello 0,93%.

Il tasso sul titolo decennale francese è precipitato per la prima volta sotto l'1,30% (1,29%) nonostante la crisi del governo parigino, quello sul titolo belga a due anni è addirittura sceso in territorio negativo come il biennale tedesco. E va giù anche l'euro, scivolando sotto 1,32 dollari per la prima volta dal 6 settembre 2013 e toccando quota 1,3191.

Da domani intanto il Tesoro testerà l'appetito degli investitori, dopo le parole di Draghi, con una tornata di aste di titoli di Stato. Fino a giovedì collocherà sul mercato Ctz, Bot a sei mesi e Btp a medio e lungo termine.

ats

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