L'offerta di 74 dollari per azione, si legge nella nota, rappresenta un premio del 38% rispetto al prezzo di chiusura di InterMune di venerdì scorso e del 63% rispetto a quello del 12 agosto. Dopo anni di operazioni minori, si tratta della maggiore acquisizione di Roche.
Secondo i termini dell'accordo, Roche avvierà entro venerdì 29 agosto una offerta pubblica di acquisto per rilevare tutte le azioni ordinarie e InterMune pubblicherà contemporaneamente una raccomandazione unanime del consiglio d'amministrazione agli azionisti perché cedano i loro titoli alla multinazionale renana.
L'acquisto dell'impresa californiana consentirà a Roche di ampliare e rafforzare a livello mondiale il suo portafoglio di prodotti per malattie polmonari, afferma il comunicato.
InterMune - indica il sito italiano dell'impresa - è un'azienda biotecnologica fondata nel 1998 e che sta "diventando leader a livello mondiale", concentrata nella ricerca, nello sviluppo e nella commercializzazione di terapie innovative in pneumologia e nelle malattie fibrotiche orfane.
"Siamo meglio conosciuti per i nostri sforzi decennali nella ricerca sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF), una patologia cronica, progressiva e letale per la quale non esistevano fino ad oggi trattamenti approvati, ad eccezione del trapianto del polmone", si legge ancora. Il suo farmaco principale, l'Esbriet (pirfenidone) - si precisa - è stato approvato dalla Commissione Europea il 28 febbraio 2011 negli adulti per il trattamento di fibrosi polmonare idiopatica (Idiopathic Pulmonary Fibrosis - IPF) da lieve a moderata. Esbriet è stato commercializzato in Germania nel settembre del 2011 ed introdotto in altri Paesi Europei nei primi mesi del 2012.